Autonomia differenziata, in Consiglio regionale una vera sceneggiata

10 luglio 2024 | 09:07
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Autonomia differenziata, in Consiglio regionale una vera sceneggiata

Uno squallido teatrino sulla pelle dei lucani e del Sud

E così la sceneggiata del voto in consiglio Regionale sulla Autonomia differenziata è andata in onda, ieri 9 luglio. Poche ora fa scrivevamo una analisi semi seria sul probabile voto in consiglio ipotizzando, tra le righe, un colpo di scena da riempire le prime pagine di tutti i quotidiani nazionali.

Magari anche una maratona Mentana sulla Basilicata con l’eroe del momento, che identificavamo in Marcello Pittella e che, sfidando la sua maggioranza e il suo scettico leader Calenda, avrebbe portato il consiglio ad approvare la mozione del M5S per il referendum abrogativo e il ricorso alla Corte costituzionale. Invece le cose sono andate in modo da confermare il detto che ‘la realtà supera sempre la fantasia’ quasi sempre in peggio.

Alla sospetta frettolosa chiamata di Marcello Pittella, in veste di presidente del consiglio, rispondono oltre a lui solo Morea (Azione), Cupparo (Forza Italia), Polese (Italia Viva) della maggioranza. Per la minoranza sono presenti le due consigliere del M5S (Araneo e Verri), presentatrici della mozione, i tre consiglieri del PD, (Marrese, Cifarelli e Lacorazza) mentre mancano all’appello i due consiglieri di Basilicata Casa Comune ossia Chiorazzo, assente per malattia, e Vizziello. In aula non si è visto nemmeno e il consigliere del Front Populaire in salsa lucana (Avs-Si-Psi-Basilicata possibile) Antonio Bochicchio. Il presidente Vito Bardi lo sta invece ancora cercando Federica Sciarelli.

Per inciso la presenza dei due consiglieri mancanti all’appello della minoranza, Bochicchio e Vizziello, avrebbe reso valida la seduta e magari si sarebbe potuta votare la mozione che sarebbe stata approvata con la maggioranza schiacciante dei presenti.A questo punto tutte le dietrologie sono valide. Pare che Bochicchio e Vizziello fossero a portata di voce, o quasi, dell’aula e che stessero vagando nei corridoi aspettando l’inizio della seduta. Infatti sono arrivati in aula a seduta appena chiusa.

In altre occasioni si sarebbero mandati i messi a scovarli per farli arrivare in aula ma, nella circostanza, non c’erano prebende da distribuire o forse nessuno aveva un reale interesse a cercarli o a farsi trovare. Non ero presente e non ho idea di quale giustificazione abbiano dato arrivando a seduta chiusa. Ma ciondolare in giro o arrivare tardi a una seduta così importante li rende dei giuggioloni poco affidabili.

Ovviamente ci saranno da parte loro comunicati e spiegazioni ma di certo, come dicono in Veneto, sarà pèso el tacòn del buso. Attendiamo fiduciosi le loro spiegazioni. Ne prendano comunque diligente nota i loro elettori e, soprattutto, i fiduciosi portatori d’acqua nelle liste del Front Populaire lucano e di BCC. Onore al merito ad Araneo e Verri che hanno presentato la mozione per l’abrogazione della scellerata legge sulla autonomia differenziata e ai consiglieri di minoranza del PD presenti. Per tutti gli altri permane il dubbio di una sceneggiata di pessimo gusto sulla pelle dei lucani e del Sud.

Riguardo ai consiglieri di maggioranza, oltre al presidente Bardi, Cicala, Fazzari, Latronico, Napoli, Aliandro, Casino, Pepe e Tataranno “vigliaccamente” assenti, hanno perduto l’occasione di spiegare le proprie motivazioni a favore di questa riforma in un pubblico dibattito. In specie Bardi che ne è strenuo sostenitore. Ma evidentemente di motivazioni vere non ne hanno se non, come un anno fa tuonava Pittella, compiere “…un atto di puro egoismo personale e politico che nulla ha a che vedere con il destino della Basilicata e con le prospettive di benessere dei suoi cittadini”.

Forse drammatizzo troppo. Al fondo la discussione è solo rinviata al 16 luglio, martedì prossimo venturo. Forse se fossi un politico capirei che tra giunta da formare e il concreto rischio che la maggioranza vada sotto su un provvedimento con impatto mediatico nazionale ci stia qualche scambio di favori, con distratti e frettolosi, in modo da far mancare il numero legale. Ma io continuo a non apprezzare questo modo di fare cencioso e inconcludente. Vedremo se martedì prossimo ci sarà un riscatto del Consiglio regionale o si assisterà a un altro squallido teatrino.