Autonomia differenziata e “gas gratis ai lucani”

11 luglio 2024 | 19:52
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Autonomia differenziata e “gas gratis ai lucani”

Ma noi ‘basilichesi’ non ci stufiamo mai di questi spettacolini?

Non so cosa si siano detti il neo assessore alla salute della Basilicata, Cosimo Latronico, e il presidente della regione Puglia, Michele Emiliano, nell’incontro a Polignano a Mare di ieri, 10 luglio, ma dallo scarno resoconto sul sito della Regione mi pare che si sia trattato di aria fritta e rifritta.

Pare si sia parlato anche di Autonomia Differenziata. Quale occasione migliore per parlare dei Livelli Essenziali di Prestazione, cardine della legge, e del cui ammontare il neo assessore della Sanità lucana dovrebbe avere qualche cognizione visto che era membro della Commissione bicamerale sul federalismo fiscale dal 2013 al 2018? Il presidente era Giorgetti attuale ministro dell’economia che chiese la secretazione degli atti nella seduta del 30 aprile 2015 perché l’ammontare delle perequazioni previste in costituzione avrebbero fatto saltare il banco.

Un vero peccato che Latronico in quella importante seduta non ci fosse. Anzi, stando agli atti della Camera, a quella commissione in cui si stabiliva il livello di perequazione per il Sud, non è mai stato presente. Devo anche dire per correttezza che nessuno dei membri del Sud e delle isole ha brillato per presenza e di tutti i partiti. Nella riunione del 30 aprile nessun deputato o senatore del Sud era presente. Erano invece assiduamente presenti i loro colleghi del Nord che apertamente discettavano su come ridurre la perequazione a sfavore del Sud.

Capirete che con questi precedenti c’è poco da fidarsi e non solo di Latronico. L’assessore avrebbe almeno potuto spiegare come la Basilicata, che ha un territorio grande la metà del Veneto e un decimo dei suoi abitanti, possa fornire servizi paragonabili a quelli del Veneto visto che non può realizzare le stesse economie di scala e di scopo ma ha gli stessi denari pro capite (1.916 euro anno in Basilicata contro 2.190,90 in Veneto).  Senza considerare che, dato il sistema dei trasporti pubblici e la viabilità ordinaria da far west, in Basilicata è anche difficile arrivarci alle strutture sanitarie, soprattutto se si ha la pretesa di arrivarci ancora vivi.

Ma Latronico precisa che con l’Autonomia si dovrà lavorare per ridurre le diseguaglianze regionali che già ci sono nell’accesso alle cure”. Lavorare in che senso? Chiederà una revisione dei criteri di valorizzazione dei Livelli Essenziali di Assistenza per adeguarli alla realtà lucana o una bacchetta magica?

Ci spiegherà qualcuno prima o poi come saranno determinati i Livelli Essenziali di Prestazione nel trasporto pubblico e sulla viabilità? Con quali criteri verranno calcolati? Sarà istituita una contabilità di processo, ossia quanto costa per ogni fase di servizio produrre una prestazione? Mal contate per la sanità occorrerebbero risorse pro capita almeno quintuple del Veneto. Questo lavoro lo ha già iniziato? Troppo sudato e affaticato non mi pare.

Poi, giusto per saperlo, visto che l’Autonomia prevede anche la potestà sul commercio estero ci chiarisca se saranno aperte delle rappresentanze commerciali lucane a Pechino, Washinton e se apriranno anche a Mosca. Dal resoconto del sito della Regione non mi pare si sia parlato molto di Autonomia e di tutto ciò.

Salvo quando Cosimo Latronico, offendendo l’intelligenza dei lucani, afferma che: “Del miliardo di metri cubi di gas che viene estratto ogni anno in Basilicata, una quota del 20%, cioè 200 milioni di metri cubi all’anno, resta ai lucani sia come bonus gas sia come risorsa per finanziare la transizione energetica. Vale a dire che una famiglia lucana che vuole realizzare un impianto autonomo da fotovoltaico o mini eolico perdare una risposta ai propri fabbisogni energetici, può farlo con le risorse della Regione. Ecco un esempio di autonomia”.

Questo gas ai lucani se lo sono già rivenduto almeno una ventina di volte ed è già, così dicono, operativo ed è stato fatto a legislazione vigente quindi non centra nulla con l’autonomia differenziata che è di la da venire. Ma proprio in materia energetica e di utilities prodotte in Basilicata occorre dire con chiarezza che alla Basilicata rimangono briciole. Almeno è possibile sapere se con l’Autonomia la Regione chiederà che tutta la tassazione rimanga alla Basilicata invece di andare allo Stato o in Olanda? Insomma ma ‘noi basilichesi’ non ci stufiamo mai di questi spettacolini da quattro soldi?