Accoglienza braccianti stagionali: la situazione di emergenza è nei fatti
Potere al Popolo: “Prefettura e Regione si attivino per evitare il peggio”
Il bando per l’accoglienza diffusa dei braccianti agricoli stagionali presenti nell’Alto Bradano è andato deserto. Le responsabilità sono diverse ma tutte riconducibili ai ritardi con cui il provvedimento è stato adottato ma anche al mancato coordinamento dei diversi soggetti (Comuni, Organizzazioni sindacali e di categoria, cooperative sociali ecc.) che avrebbero potuto, in tempi congrui, redigere un piano di accoglienza.
Succede così che i primi lavoratori, arrivati per la pulizia delle erbacce che infestano i campi di pomodori, si ritrovano in un luogo inospitale privo di qualsiasi servizio. L’unico posto dove stare è il vecchio e decrepito ex Tabacchificio di Palazzo San Gervasio.
Ma le autorità, in questo caso assai solerti, non solo non trovano soluzioni abitative per questi lavoratori ma emettono un’ordinanza di sgombero sospendendo l’erogazione dell’energia elettrica. E come se ciò non bastasse minacciano persino di togliere l’acqua.
Ultimi per accoglienza, primi nell’adottare misure repressive perfettamente in linea con le politiche fasciste messe in campo in materia dal governo Meloni. Nel frattempo, a breve, arriveranno tra i 300 e i 400 lavoratori stagionali che non avranno un posto dove stare. La situazione di emergenza è nei fatti.
I tempi sono stretti e richiedono interventi emergenziali prima che i fenomeni di illegalità come lo sfruttamento dei lavoratori e il caporalato prendano il sopravvento. Sono state affacciate delle ipotesi di soluzioni e tra queste quella di affidare la gestione diretta dell’ex Tabacchificio o alla Protezione Civile o alla Croce Rossa. Per noi qualsiasi soluzione che eviti l’assoluto abbandono in condizioni indegne dei lavoratori stagionali sono da prendere in considerazione. Si faccia bene e si faccia presto rimuovendo tutte le inerzie che hanno accompagnato l’azione di Prefettura e della Regione Basilicata. Decio Di Bello, Potere al Popolo