118 Basilicata, “postazione bloccata per un doppio errore”

12 luglio 2024 | 09:09
Share0
118 Basilicata, “postazione bloccata per un doppio errore”

La denuncia della Fials: Mettono l’infermiere per un turno di 12 ore ma si dimenticano l’autista

Un grave episodio di disorganizzazione ha recentemente colpito il servizio del 118 Basilicata. A denunciarlo è il segretario provinciale della Fials, Giuseppe Costanzo. “Un collega infermiere-spiega Costanzo- si è presentato per un turno di 12 ore in straordinario dopo un ordine di servizio, ma incredibilmente si sono dimenticati di includere un autista nel turno, lasciando la postazione del 118 completamente inoperativa.

Questo errore – sottolinea il segretario della Fials – evidenzia una mancanza di coordinamento e un’incapacità di gestione che non possiamo più tollerare. Nonostante le ripetute sollecitazioni al Direttore Generale, le nostre richieste di confronto continuano ad essere ignorate. La situazione potrebbe sembrare una trama di una commedia degli errori, in cui un errore si sovrappone all’altro. Prima la svista nella programmazione dei turni e poi la dimenticanza dell’autista, ma trattandosi di vite umane e di un servizio essenziale, deve essere gestito con la massima precisione e non è ammessa alcuna leggerezza”.

La predisposizione di un turno straordinario di 12 ore, senza tener conto della necessità di un autista, non è solo una dimostrazione di cattiva gestione, ma sembra un vero e proprio dispetto nei confronti del lavoratore. “Questo errore ha obbligato il personale a coprire il turno notturno – ribadisce Costanzo – con un utilizzo inefficiente delle risorse economiche. Sin dal suo insediamento, abbiamo sollecitato il Direttore Generale a discutere delle molteplici criticità del 118, ma la nostra richiesta di dialogo è rimasta inevasa.”

“In una recente nota – spiega Costanzo – avevamo contestato come Fials, un ordine di servizio che, anziché essere rivisto, è stato confermato con email dal responsabile del DEU 118. Questa conferma non accoglieva la richiesta della Fials e non teneva conto, altresì, dell’assenza di un autista nella programmazione dei turni.

Questa situazione non solo rappresenta uno spreco di risorse preziose, ma genera anche conflitti e malumori tra i lavoratori, compromettendo la qualità del servizio offerto ai cittadini.

In particolare, Costanzo evidenzia quanto inviato alla Posizione Organizzativa, Lerose Giuseppe, riguardante la modifica del turno dell’infermiere: “In data 8 luglio l’infermiere si è visto repentinamente modificare il turno per il giorno 10 luglio, con un turno notturno integrativo e straordinario. Questa decisione è stata presa senza il dovuto preavviso, sconvolgendo gli impegni personali già programmati dal dipendente e violando l’art. 43, co. 1 del C.C.N.L. Comparto Sanità 2019-2021. La modifica del turno deve essere fondata su effettive esigenze di servizio. In questo caso, invece, la postazione è rimasta inoperativa perché mancava l’autista.”

“È fondamentale – ribadisce Costanzo – garantire che il sacrificio richiesto risponda ad effettive esigenze di servizio non diversamente risolvibili. In assenza di tale confronto, l’imposizione risulta illegittima e costituisce abuso, con ore di straordinario imposte.”

Per tali ragioni, Costanzo contesta fermamente la modifica della turnazione senza aver prima valutato gli interessi del lavoratore. Invita i consiglieri regionali, l’assessore alla salute e il Presidente Bardi a prendere seriamente in considerazione queste criticità organizzative. “È imperativo – sottolinea – garantire un servizio efficiente e organizzato che risponda adeguatamente alle esigenze dei cittadini, rispettando al contempo i diritti e le condizioni di lavoro dei nostri operatori sanitari. Attendiamo una presa di posizione chiara e risolutiva da parte del Direttore Generale e delle autorità competenti. Non possiamo permettere-conclude-che simili episodi si ripetano, minando la fiducia dei cittadini nel sistema sanitario e creando un clima di stress e insoddisfazione tra i lavoratori. È tempo di agire e di porre rimedio a queste gravi inefficienze organizzative.”