Rionero in Vulture, è mistero sull’Ufficio postale

16 giugno 2024 | 08:27
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Rionero in Vulture, è mistero sull’Ufficio postale
Il cartello esposto dai cittadini

Dopo l’esplosione del bancomat, a febbraio, e i danni arrecati, nessuna gara di appalto sarebbe stata ancora indetta

“Non meritiamo questo”, “rivogliamo questo servizio”. I cartelli, affissi da alcuni cittadini di Rionero in Vulture davanti al bancomat delle Poste centrali, fatto saltare lo scorso 22 febbraio con dell’esplosivo da malviventi, sono eloquenti più di ogni articolato ragionamento. E infatti appare sempre più fitto il mistero sul mancato affidamento dei lavori e dell’appalto per riparare i danni all’Ufficio postale di via Taverna Penta.

“Lo vede, qui non si muove niente, per andare a pagare le bollette e prendere la pensione dobbiamo arrivare alla stazione”, ci dice un anziano che incrociamo lì vicino. “Qui ormai con la Posta chiusa non ci passa più nessuno”, lamenta il titolare dell’edicola adiacente. In effetti sembra surreale l’assenza di persone, utenti, anche negli esercizi vicini, di solito molto frequentati. Il sindaco di Rionero (Di Nitto) qualche giorno fa ha inviato una missiva al Prefetto di Potenza proprio per segnalare il disagio di tanti cittadini, ora costretti ad affollarsi nel piccolo Ufficio ancora aperto su via Galliano o a servirsi nei paesi vicini. Non è chiaro perché l’affidamento dei lavori, alle poste di via Taverna Penta si sia impantanato. Ormai è diventato un mistero buffo, ma neanche troppo buffo, visto il disagio arrecato ai cittadini che devono spintonarsi a via Galliano, per accedere ai 2 sportelli disponibili in un Ufficio secondario, in un paese che conta oltre 12mila abitanti.

Finora il Prefetto Campanaro non avrebbe dato segnali alla missiva inviata dal sindaco. E Poste Italiane, evidentemente più interessata alla pubblicità che agli Sportelli di paese, pare non abbia ancora sciolto il nodo sui tempi dei lavori, mai appaltati. E così, a distanza di 3 mesi e mezzo dalla rapina, restano solo due cartelli affissi dagli utenti sulla facciata del Postamat di via Taverna Penta. Qualche altro cartello di proteste è stato strappato. E il mistero resta tuttora irrisolto. Neanche ci trovassimo non in Lucania, ma in una periferia del mondo. O è proprio questo il tema, che siamo una “periferia”, buona solo da sfruttare per le risorse presenti, non per i servizi ‘essenziali’ da garantire ai cittadini?

Ufficio postale Rionero in Vulture
Ufficio postale Rionero in Vulture