Riaperte le indagini sull’omicidio di Domenico Di Lascio

17 giugno 2024 | 11:47
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Riaperte le indagini sull’omicidio di Domenico Di Lascio

L’imprenditore di Lagonegro fu ucciso nel 1989 a Nemoli. La Procura: “chi ha visto una Fiat Regata o Argenta ci contatti”

A distanza di 35 anni dall’omicidio dell’imprenditore di Lagonegro Domenico di Lascio, la Direzione distrettuale antimafia di Potenza riapre le indagini. La decisione arriva dopo le dichiarazioni rese da un testimone.

Domenico Di Lascio venne la sera dell’11 gennaio 1989 mentre si trovava nel ufficio nel mobilificio di sua proprietà a Nemoli venne ferito da tre colpi di pistola. L’uomo era al telefono con una donna, quando la conversazione fu interrotta dagli spari. La donna che era dall’altro capo del telefono chiamò un albergo di cui era proprietario Di Lascio e sconvolta riferì che era accaduto qualcosa. L’uomo venne ritrovato in una pozza di sangue, ma ancora vivo, trasferito d’urgenza all’ospedale San Carlo di Potenza morirà il 5 febbraio.

Nuovi elementi dunque in mano alla Procura distrettuale antimafia che rivolge un appello a chiunque nei giorni precedenti l’omicidio avesse notato una Fiat Regata o una Fiat Argenta in un raggio di dieci chilometri dal mobilificio di Di Lascio. L’auto in questione potrebbe essere transitata nei territori di Nemoli, Lauria, Latronico, Episcopia, Francavilla in Sinni, Senise e Sant’Arcangelo e sarebbe quella utilizzata dai sicari, almeno due, che quella sera colpirono a morte l’imprenditore di Lagonegro.  “Chi ricorda qualcosa -è l’appello del procuratore capo Francesco Curcio – può mettersi in contatto con il comando provinciale di Potenza dei Carabinieri o inviare una mail, o telefonare, alla Procura della Repubblica”.