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Corridoi umanitari, Potenza accoglie una famiglia siriana

18 giugno 2024 | 17:03
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Corridoi umanitari, Potenza accoglie una famiglia siriana
L'incontro del Prefetto Campanaro con la famiglia siriana

Questa mattina il Prefetto Campanaro ha incontrato padre, madre e la figlia di sei anni nella casa di accoglienza in cui saranno ospitati

Questa mattina, il Prefetto di Potenza Michele Campanaro si è recato nella Casa di accoglienza “Fratello mio” della Fondazione Madre Teresa di Calcutta, per incontrare e dare il benvenuto alla famiglia siriana, arrivata a Potenza nei giorni scorsi, nell’ambito del progetto “Apertura corridoi umanitari”. Frutto del Protocollo d’Intesa tra Governo italiano, Comunità di Sant’Egidio, Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia, Tavola Valdese e Cei-Caritas, quello dei corridoi umanitari rappresenta un consolidato modello di trasferimento, accoglienza ed integrazione dei migranti che garantisce, soprattutto a coloro che versano in condizioni di particolare vulnerabilità, ingressi regolari e controllati in Italia, scongiurando rischiosi “viaggi della speranza” ed impedendo lo sfruttamento dei trafficanti di uomini che fanno affari sulla pelle di chi fugge dalle guerre.
Best practice a livello europeo, quello dei corridoi umanitari è un programma di “patrocinio privato”, totalmente autofinanziato dalle Associazioni coinvolte che, negli anni, ha consentito di portare legalmente in Italia migliaia di profughi.

In questo contesto, il nucleo familiare siriano, composto da padre, madre e una bimba di sei anni fa parte dell’ultimo contingente di 49 beneficiari che dal Libano, il 30 maggio scorso, sono atterrati in Italia ed accolti nelle strutture individuate dalla Comunità di Sant’Egidio e dalla Federazione delle Chiese Evangeliche. La Fondazione Madre Teresa di Calcutta di Potenza ha risposto presente all’appello, aprendo le porte della struttura “Fratello mio” alla famiglia siriana, garantendo loro alloggio e assistenza economica.

La Fondazione si farà carico di accompagnare i genitori in percorsi di inserimento lavorativo e la bambina in quello di apprendimento scolastico, con la finalità di favorire ed accelerare un’autentica integrazione nel tessuto sociale locale.

“Nessuno può cogliere fino in fondo il dramma di chi è costretto a lasciare la propria terra e la propria casa per approdare in un altro Paese, con tutte le difficoltà del caso, a partire da quelle linguistiche. Questa famiglia, sono certo, ha trovato con la vostra Fondazione un porto sicuro da cui ripartire per costruire la sua nuova vita. Come sono altrettanto certo che tutta la comunità potentina si mostrerà nella sua veste più generosa ed accogliente”, le parole del Prefetto Campanaro a Padre Pietro Anastasio, Presidente della Fondazione Madre Teresa di Calcutta.

Faccio mie le parole di Papa Francesco ‘Guardo con ammirazione all’iniziativa dei corridoi umanitari (…) sono la goccia che cambierà il mare’”, le riflessioni del Prefetto Campanaro al termine della visita.