Abbandona la madre invalida, senza cibo né acqua, e va in vacanza: l’anziana muore di stenti

18 giugno 2024 | 14:31
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Abbandona la madre invalida, senza cibo né acqua, e va in vacanza: l’anziana muore di stenti

La figlia, 49enne, è ai domiciliari: è accusata di abbandono di persona incapace

Avrebbe abbandonato la madre 84enne invalida, poi deceduta dopo alcuni giorni, per stenti, per andare in vacanza con i figli. I carabinieri della Compagnia di Monterotondo, all’esito di una complessa attività di indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Tivoli, hanno arrestato la figlia di 49 anni.

L’indagine, coordinata dalla procura di Tivoli, ha avuto inizio con il rinvenimento del cadavere dell’anziana nella mattina del 12 giugno scorso. I carabinieri della stazione di Montelibretti si erano recati nel domicilio dell’indagata per una notifica di un atto, tuttavia, giunti presso l’abitazione, non ricevendo alcuna risposta e insospettiti da un forte odore proveniente dall’appartamento, hanno deciso di approfondire il controllo. Hanno quindi effettuato una verifica del perimetro della casa e trovato una finestra aperta che ha permesso loro di accedere. All’interno i militari hanno rinvenuto il cadavere dell’anziana donna, riverso a terra: a coprirla parzialmente un solo lenzuolo. Sul posto è intervenuto il medico legale che ha confermato che il decesso della 84enne risalirebbe ad alcuni giorni prima.

Le indagini hanno consentito di fare immediatamente luce su quanto accaduto, e di indirizzare le indagini sul conto della figlia 49enne, convivente, deputata alla cura dell’anziana, sulla quale sono stati raccolti gravi elementi indiziari in ordine al fatto che invece di accudirla si era allontanata dall’abitazione per andare in vacanza in Abruzzo insieme ai due figli minori, senza prestare le dovute cure della madre, così abbandonata a se stessa, senza cibo né acqua e senza alcun telefono cellulare per poter chiamare i soccorsi.

La 49enne è stata fermata dai Carabinieri della Compagnia di Monterotondo e condotta presso la casa circondariale di Rebibbia dove il gip del Tribunale di Tivoli ha convalidato il fermo e disposto la misura degli arresti domiciliari.