Maratea, il ‘blitz’ di Legambiente per sollecitare l’istituzione dell’Area Marina protetta
L’iniziativa per una più efficace tutela degli ecosistemi naturali e delle specie a rischio
Oggi, 24 maggio Legambiente Basilicata e Legambiente Maratea nell’ambito delle iniziative per la Settimana Europea dei Parchi hanno organizzato un blitz per ribadire la necessità dell’istituzione dell’Area Marina Protetta Costa di Maratea.
Un modo, quindi,-si legge in una nota di Legambiente- per sollecitare il futuro sindaco della Città di Maratea, in vista delle imminenti elezioni amministrative, ad adoperarsi per accelerare l’istituzione dell’Area Marina Protetta “Costa di Maratea” il cui iter è in stallo permanente, ormai, dal 2019. Richiedendo allo stesso tempo anche un ruolo attivo della Regione Basilicata a favore della sua definitiva istituzione.
L’iniziativa si è svolta nei pressi dell’isola di Santo Janni dove è stato esposto uno striscione per porre all’attenzione di cittadini ed istituzioni, l’importanza dell’istituzione di nuove aree protette necessarie per garantire una più efficace tutela degli ecosistemi naturali e delle specie a rischio, raggiungendo così il 30% di territorio e di mare protetti entro il 2030, come stabilito dalla Strategia Europea e Nazionale per la Biodiversità.
La Regione Basilicata entro il 2030 deve raggiungere questi importanti obiettivi di tutela istituendo nuove aree protette ma consolidando al contempo anche il sistema di aree protette già presenti in Regione. Per questo chiediamo che l’Assessore all’ambiente della prossima Giunta regionale, organizzi una Conferenza regionale delle aree protette per fare il punto sullo stato dell’arte, condividere un percorso democratico e partecipato con gli amministratori, i territori e le comunità e garantire a tutti i portatori di interesse di fornire il proprio contributo al raggiungimento di un obiettivo importante per la transizione ecologica nel nostro Paese, e per il quale Legambiente, oltre ad aver già attivato il Cantiere per l’Area Marina protetta di Maratea, intende proporne altri per le dune e il mare della Costa Jonica, per i Calanchi e per il Fiume Ofanto”.