In scena a Potenza “Il seme del futuro”

17 maggio 2024 | 11:23
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In scena a Potenza “Il seme del futuro”

Il 19 e 20 maggio, al Teatro Stabile lo spettacolo conclusivo de La Klass 2023/24, laboratorio di ricerca scenica

Il 19 e 20 maggio, al Teatro Stabile di Potenza, andrà in scena “Il seme del futuro”, spettacolo conclusivo de La Klass 2023/24, laboratorio di ricerca scenica a cura di Gommalacca Teatro. Il lavoro è legato al senso di comunità e al dialogo con la città di Potenza e nasce dopo un anno di intensa ricerca da parte dei docenti e degli allievi della scuola di teatro, diretta da Carlotta Vitale e Mimmo Conte. Il progetto giunge al suo decimo anno di attività e in occasione di questa speciale ricorrenza, nelle due serate, andranno in scena contemporaneamente tutti gli allievi appartenenti ai diversi gruppi d’età: vi saranno dunque due cast eterogenei composti da bambini, ragazzi e adulti.

Le numerose attività di Gommalacca Teatro-si legge in una nota di Gommalacca Teatro- intendono rafforzare il legame con il territorio attraverso l’azione efficace e poetica del teatro, inteso come strumento di rinnovamento e cambiamento della comunità. Lo spettacolo Il seme del futuro nasce da una rielaborazione de La nave degli incanti, spettacolo a episodi andato in scena nel 2019 lungo la strada statale Basentana; i partecipanti del laboratorio propongono al pubblico una riscrittura narrativa guidata da Giampiero D’Ecclesiis, elaborando una storia che ingloba al suo interno i luoghi simbolici della città.

Al centro della narrazione vi è una bussola ritrovata in uno scavo, i cui punti cardinali vengono sostituiti dalle dimensioni temporali e da alcuni stati emozionali: il Nord e il Sud rappresentano il futuro e il passato, mentre l’Ovest della speranza si contrappone a un Est colmo di ansia e timore. Inizia dunque un viaggio alla ricerca di un’umanità perduta per ricongiungere idealmente la città sulla collina (Potenza) e la città della speranza (il quartiere di Bucaletto) fra prove da superare, giochi e filastrocche.

Grazie al viaggio dei bambini, sarà possibile innescare un dialogo ideale fra i due territori, in una geografia della parola che ha tanto da dire e da sperimentare; nella genesi di questo incontro sarà piantato dai bambini e dagli adulti il seme del futuro, nuova linfa di prospettive da cui ricominciare. L’obiettivo del progetto è quello di intrecciare la narrazione con un processo di cittadinanza ben determinato: la riqualificazione di Bucaletto diviene metafora di inclusione sociale, uguaglianza e spirito di comunità.