Se questa è umanità: trattato peggio di un randagio

9 aprile 2024 | 18:34
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Se questa è umanità: trattato peggio di un randagio

L’immagine, che ritrae un giovane a terra, è stata scattata accanto al Centro per i rimpatri di Palazzo San Gervasio

La foto che vedete, scattata da un utente (Antonio Gravinese) e postata su fb, sta girando in rete, e ritrae un giovane poco più che ventenne, da pochi giorni uscito dal centro Cpr (Centro permanenza per rimpatri) di Palazzo San Gervasio. Struttura ben nota per i presunti reati commessi proprio a danno di cittadini immigrati lì reclusi e “sedati”, secondo l’accusa, neanche fossero “bestie, scimmie”.

La persona distesa sulla strada nella foto, uscita dal centro, si è trovata sola. Senza sapere cosa fare, dove andare. Ebbene, questa foto ci racconta di una sconfitta sociale, parla di indifferenza. Tutti vedono, comprese le forze dell’ordine che proprio lì vicino operano, dentro la ‘prigione’ di Palazzo. Come potrebbero non vedere. Ma vedono tutti. I passanti, gli operatori. Qualcuno gli porta il cornetto, un paio di scarpe. Per il resto pare che nessuno possa (o voglia) far nulla.

Le leggi di un Paese evoluto come l’Italia consentono che un ventenne, poco più che adolescente, possa essere abbandonato fuori da un Centro per i rimpatri, come se fosse un cane randagio. E così starebbe vivendo da quasi una settimana. Qualcuno dice che il ragazzo sarebbe anche sospettoso nei confronti di chi tenta di avvicinarlo. Ed è il minimo che ci si potrebbe aspettare, visto il randagismo a cui è stato destinato dalle ‘istituzioni’. Se questo è un uomo. Se questa è civiltà. Siamo tutti distesi, orizzontali. Impotenti. Piange il cuore. Siamo precipitati a quote di disumanità senza nome. Senza un nome come questo ragazzo. Disteso sull’asfalto delle nostre quotidiane comodità!

ragazzo