“Luce”, il nuovo singolo del cantautore lucano Rakshasa

26 aprile 2024 | 12:09
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“Luce”, il nuovo singolo del cantautore lucano Rakshasa
Rakshasa (Rocco Santeramo)

Pubblicato su tutte le piattaforme digitali, il brano di Rocco Santeramo tratta il delicato tema del suicidio

Esce oggi per l’etichetta Kido Music “Luce”, il nuovo singolo dell’artista lucano, Rakshasa (classe 2000), che qui collabora con gli altrettanto giovani e talentuosi Sofia e Rsø, rispettivamente cantante e producer. Pubblicato su tutte le piattaforme digitali, il brano di Rocco Santeramo tratta il delicato tema del suicidio: e lo fa nella forma di un dialogo interiore che il protagonista, scavando tra i suoi ricordi e sentimenti più profondi, intrattiene con se stesso. L’obiettivo è quello di avvalersi della potenza universale della musica per offrire a coloro che affrontano momenti difficili un’occasione di connessione e speranza.

Attraverso una combinazione sofisticata di suoni trap/pop e l’elemento emozionale del pianoforte, il producer crea un ambiente sonoro che cattura la complessità di situazioni simili: la fusione di stilemi musicali diversi propone un contrasto dinamico tra energia e melodia, riflettendo a pieno la lotta interiore e la tensione emotiva che caratterizzano un tema così sensibile.

Diretto da Luigi Giordano (Washer Prod.), il video di “Luce” sarà disponibile da domenica 5 maggio su Youtube. Presentando una complessa tessitura narrativa, fatta di flashback e scene ambientate in contesti differenti, a essere rappresentata filmicamente è la crisi emotiva di un giovane che durante l’adolescenza subisce esperienze traumatiche di bullismo e isolamento. Il videoclip culmina nella scrittura struggente di una lettera di addio rivolta ai genitori, seguita da un epilogo che la tragica e definitiva decisione del protagonista la lascia soltanto intuire.

«Ho scritto questa canzone – racconta Rakshasa – in un momento molto particolare, un periodo in cui cercavo risposte ma trovavo solo domande. Un mio caro amico, anni fa, si tolse la vita, e da lì ho brancolato nel buio alla ricerca del motivo di quel gesto. Buttando giù il testo ho realizzato che il “perché” non era poi così fondamentale quanto le emozioni che, invece, doveva aver provato. Alla fine è la musica che mi ha fornito una via di fuga e di guarigione, così come le persone care che mi sono state vicino».