Il lavoro ti ammazza, a tradimento
Una mattanza continua. Ogni volta parole, convegni, sceneggiate, mentre la corsa al profitto non si arresta
Il Lavoro, quello che uccide. Ti ammazza all’improvviso, a tradimento. Molte volte la fa franca. Per ogni uomo morto si consumano milioni di parole inutili in convegni e discussioni. Il Lavoro assassino è esperto nell’arte dell’inganno. Tu credi di avere bisogno di lui, pensi che sia un diritto averlo al tuo fianco. A volte ti chiedi se valga la pena servirlo con tanto amore e passione.
Non sai più se lavorare sia un diritto o un dovere. Ma lui, ingannevole e crudele leader della società degli omologati, quando meno te lo aspetti ti accoppa. Ci sono Lavori che ti minacciano. Devi fare 8 ore alla catena di montaggio in una fabbrica che produce mine antiuomo. Per un piatto di lenticchie devi lavorare e devi pure produrre strumenti di morte. Per mangiare devi fornire armi agli assassini di bambini! E’ un incubo, sì, ma devi mangiare. Nel mondo quasi 3 milioni di persone, più di 7.000 al giorno, muoiono per malattie e incidenti connessi al lavoro. In Italia le cose non vanno bene, ogni anno muoiono oltre mille persone, 1400 nel 2023.
I rischi derivanti da sostanze tossiche, patologie polmonari e violenza fisica o psicologica sono sempre in agguato, e spesso colpiscono senza pietà. E’ proprio vero: il lavoro nobilita l’uomo sollevandolo verso il cielo oltre le nuvole per un nuovo regime di vita serena e pacifica. Forse per questo è un diritto. Eppure mi sembrava fosse una punizione: genesi 3:19 “mangerai col sudore della tua fronte”! Ancora non è chiaro se si lavora per mangiare o per vivere o per morire.
Ma siamo nelle mani di imprenditori, titolari, datori, molto creativi. Ti fanno lavorare liberamente, senza lacci e lacciuoli. Niente casco, niente mascherina, niente guanti, niente protezioni ingombranti e fastidiose. Soprattutto, niente, costi. E’ l’unico modo per lasciarti un po’ respirare: naturalmente sostanze tossiche di alta qualità. Ottimo progresso nell’ultimo secolo. Fai un lavoro che non ti piace, per mangiare hamburger e patatine. Fai un lavoro che non ti piace per goderti il meritato riposo notturno o diurno. Hamburger, patatine e riposo per fare un lavoro che non ti piace. Ecco a voi il gioco di prestigio più riuscito nella storia dell’umanità. Ma capita che quel lavoro che non ti piace, ti uccide. E il gioco si interrompe. Ma la corsa al profitto continua.