Elezioni in Basilicata: il bazar del consenso e il metodo Musacchio
L’esercizio del potere secondo la legge del più forte
Abbiamo già detto: riaperta la borsa merci del consenso elettorale. Ma c’è chi si arrangia con qualche bancarella al bazar dello scambio voti-promesse. Sono le seconde file popolate dai portatori d’acqua al mulino del principale. Fanno quello che possono non avendo a disposizione risorse sufficienti per affrontare una campagna elettorale agguerritissima. Il loro scopo è fare bella figura. Bontà loro.
Qualcuno degli esponenti più accreditati fa propaganda senza pudore e apertamente, nelle aziende amiche, dove il titolare invita il candidato da votare a dire quattro parole ai dipendenti. “E che vuoi, il titolare ci dà da mangiare e poi se viene eletto lui…”
L’equipaggiamento più efficace in questa guerra ce l’hanno quelli che hanno già occupato postazioni di potere. Loro possono reclutare donne e uomini che a loro volta occupano posizioni di vertice negli enti e nelle aziende regionali e sub regionali o comunque dipendenti dalle risorse pubbliche locali. E questo accade a destra e a sinistra. L’ultima, a destra, è la trovata geniale del sempiterno e politicamente variabile, amministratore unico del Consorzio Unico di Bonifica Giuseppe Musacchio. Buono per tutte le stagioni da anni, mantenuto da quelli di prima e nominato da quelli di prima ancora. É sempre lì, in qualche luogo di potere al servizio del potere. Nonostante tutto.
Il suo messaggio è chiarissimo: “All’attenzione di tutti i capisquadra di avvisare gli operai della propria squadra Per disposizione del Presidente del Consorzio di Bonifica della Basilicata Domani 03/04/2025 alle h 10:00, c/o Cinema Comunale siete tutti invitati alla presentazione delle liste elettorali del CDX da parte dell’onorevole Francesco Lollobrigida grazie”. Sarà vero? Per il parlamentare Pd, Enzo Amendola è vero, tanto da annunciare un’interrogazione.
Magari Musacchio avrà pensato che i suoi capi squadra e gli operai sottoposti, oltre ad essere riconoscenti loro malgrado al grande capo, fossero anche fessi e impauriti tanto da mantenere il segreto dell’invito. Che vuoi, se scrivi a 100 persone devi mettere in conto una “fuga di notizie”. Musacchio credeva di fare bella figura con Lollobrigida e con i candidati di centrodestra e invece ha fatto un danno regalando una sponda polemica al centrosinistra.
Detto questo, nessuno si scandalizzi. Il metodo è diffuso, da tempo. C’è chi lo fa passare per normale passeggiata elettorale e chi, più spregiudicato, lo fa apparire disprezzabile a suo stesso danno.