Elezioni in Basilicata. Ecco perché la Commissione Antimafia ha dichiarato ‘impresentabili’ 5 candidati

12 aprile 2024 | 14:24
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Elezioni in Basilicata. Ecco perché la Commissione Antimafia ha dichiarato ‘impresentabili’ 5 candidati

Le motivazioni a conferma della violazione del codice di autoregolamentazione

La Commissione Parlamentare Antimafia, riunita giovedì 11 aprile in sede di Ufficio di Presidenza integrato dai rappresentanti dei Gruppi, ha così motivato la decisione circa la violazione del codice di autoregolamentazione per le seguenti candidature:

Antenori Angelo, candidato al consiglio regionale per la lista «Orgoglio lucano ». Per il predetto candidato risulta disposto il giudizio con decreto del GIP presso il tribunale di Potenza (dibattimento in corso di svolgimento), per il reato di cui agli articoli 319-321 del codice penale (corruzione per atto contrario ai doveri di ufficio), in violazione dell’articolo 1, comma 1, lettera b) del codice di autoregolamentazione; 2.

Clemente Vincenzo, candidato al consiglio regionale per la lista «Unione di centro-Democrazia cristiana-Popolari uniti ». Nei confronti del predetto candidato con decreto del GIP presso il tribunale di Potenza è stato disposto il giudizio (dibattimento in corso di svolgimento) per il reato di cui agli articoli 319-321 del codice penale (corruzione per atto contrario ai doveri di ufficio), in violazione dell’articolo 1, comma 1, lettera b) del codice di autoregolamentazione;

Libonati Lucio, candidato al consiglio regionale per la lista «Alleanza Verdi Sinistra-Europa verde-SI-PSI ». Nei confronti del predetto candidato con decreto del GIP presso il tribunale di Potenza è stato disposto il giudizio (dibattimento in corso di svolgimento) per il reato di cui agli articoli 110-615-ter del codice penale (concorso in accesso abusivo a un sistema informatico o telematico), in violazione dell’articolo 1, comma 1, lettera a) del codice di autoregolamentazione;

Piro Francesco, candidato al consiglio regionale per la lista «PPE-FORZA ITALIA-BERLUSCONI-BARDI». Nei confronti del predetto candidato con decreto del GIP presso il tribunale di Lagonegro è stato disposto il giudizio (dibattimento in corso di svolgimento) per il reato di cui all’articolo 648-ter.1 del codice penale (autoriciclaggio), in violazione dell’articolo 1, comma 1, lettera i) del codice di autoregolamentazione;

Valvano Livio, candidato al consiglio regionale per la lista «Alleanza Verdi Sinistra-Europa verde-SI-PSI». Nei confronti del predetto candidato con decreto del GIP presso il tribunale di Potenza è stato disposto il giudizio (dibattimento in corso di svolgimento) per il reato di cui agli articoli 110-319-quater del codice penale (concorso in induzione indebita a dare o promettere utilità); nei confronti del predetto candidato con decreto del GIP presso il tribunale di Potenza è stato disposto altresì il giudizio (dibattimento in corso di svolgimento) per il reato di cui agli articoli 110-353 codice penale (concorso in turbata libertà degli incanti), in violazione dell’articolo 1, comma 1, lettera b) del codice di autoregolamentazione.

Qui le reazioni degli interessati