Elezioni in Basilicata. Angelo Chiorazzo e la prosopopea confusa col programma

3 aprile 2024 | 13:20
Share0
Elezioni in Basilicata. Angelo Chiorazzo e la prosopopea confusa col programma
Macchia e Chiorazzo

Le gravi omissioni nella proposta elettorale di Basilicata Casa Comune

Abbiamo letto il programma elettorale di Basilicata Casa Comune. Ci siamo chiesti se sia normale che in una coalizione, in questo caso di centrosinistra, ogni formazione politica che la compone presenti in autonomia un suo programma. Non dovrebbe essere il candidato presidente a presentare un programma per i prossimi 5 anni, a nome di tutto lo schieramento che lo sostiene? Aspettiamo, a questo punto, di leggere anche il programma del M5S, dell’alleanza AVS-Psi-Basilicata Possibile e, naturalmente, quello del Pd. Sarebbe davvero originale il metodo e alquanto imbarazzante per gli elettori. La domanda sarebbe: quali sono le intenzioni programmatiche della coalizione di centrosinistra? Quelle degli uni o quelle degli altri? Vogliamo augurarci che il testo programmatico di Basilicata Casa Comune non sia altro che un contributo di idee al programma di coalizione, diffuso in fretta e furia prima degli altri, e comunque in ritardo, per dimostrare chissà cosa. E veniamo al contenuto.

Chissà che cosa penseranno quelli di Basilicata Possibile e di Sinistra Italiana quando leggeranno alcuni passaggi del testo diffuso ieri da Angelo Chiorazzo. Emerge una scarsa conoscenza del tessuto sociale, economico e culturale della Basilicata. Emerge l’incapacità di analizzare le contraddizioni di cui questa regione è “ricca.” La conseguenza è una proposta che non risolve le contraddizioni, ma le alimenta. Vi invitiamo a leggere criticamente il testo programmatico di Basilicata Casa Comune (clicca qui). Ovvietà, retorica, e gravi omissioni. Tra i paragrafi mancano analisi e proposte che riguardano i temi della povertà, della povertà educativa, della scuola, del welfare sociale, della questione dei piccoli ospedali, l’autonomia differenziata. Qualche riga insignificante e incompleta sul fenomeno dello spopolamento. Ne deriva chiaramente la “cultura politica” di Chiorazzo e dei suoi sodali. Evidenti i limiti di adeguatezza nell’affrontare le sfide future. Un approccio di sgangherato neoliberismo in salsa locale.

“Vogliamo realizzare progetti per aumentare la capacità di generazione di energia verde, incentivando lo sviluppo di impianti di produzione di energia solare, eolica e idroelettrica, nonché la costruzione di infrastrutture di distribuzione e trasmissione efficienti e sostenibili.” E certo, Chiorazzo non sa che abbiamo superato ogni limite in materia di distruzione del territorio. Non sa che la produzione di energia da fonti rinnovabili in Basilicata ha superato tutti gli obiettivi stabiliti dalla UE. Tuttavia l’imprenditore clericale deve rispondere a “qualche sollecitazione” di altri imprenditori che con i loro impianti eolici e fotovoltaici minacciano continuamente agricoltura, risorse naturali e paesaggistiche che lo stesso Chiorazzo nel suo programma vorrebbe a chiacchiere salvaguardare. Ad ogni modo leggendo il programma si scoprono proposte già lette e ascoltate da almeno 30 anni.

Queste gravi omissioni rappresentano argomenti di cui probabilmente Basilicata Casa Comune non sa che dire e quindi non sa che fare, magari appaiono di scarso interesse, il che farebbe supporre che i loro candidati non sappiano che cosa significhi “sviluppo”. A parte ciò, il resto del documento è pieno di molti vuoti, carente di analisi a monte e con conseguente ambiguità e fragilità delle proposte a valle. Un banale esercizio di elegante prosopopea.

Detto questo, occorre ribadire che un programma elettorale che si rispetti, che sia credibile, affidabile comprensibile, non deve essere una la lista dei desiderata, seppure invocata in modalità Cetto La Qualunque. Bisogna spiegare bene che cosa si intende fare, senza contraddirsi, come lo si vuol fare, con quali risorse. Ancora meglio, anzi doveroso, fissare gli indicatori socio-economici-demografici di partenza relativi agli argomenti affrontati e proporre obiettivi di miglioramento di quegli indicatori ipotizzando almeno il range di variazione. É l’unico modo per dimostrare che un programma elettorale è frutto di studio e analisi a fondamento degli obiettivi, chiari e credibili, proposti. In caso contrario qualunque programma elettorale è un ammasso di chiacchiere tanto per… Utile a prendere in giro i cittadini. Restiamo in attesa di leggere i programmi elettorali delle altre forze politiche.