Terra dei fuochi, la Cassazione restituisce 200 milioni ai fratelli Pellini: “scandaloso”

27 marzo 2024 | 15:41
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Terra dei fuochi, la Cassazione restituisce 200 milioni ai fratelli Pellini: “scandaloso”
Corte di Cassazione

Querelarono i giornalisti di Basilicata24 che davanti al Gup di Napoli furono assolti “perché il fatto non sussiste”

“La Corte di Cassazione ha annullato senza rinvio il decreto di confisca emesso dalla Corte di Appello di Napoli e relativo al patrimonio del valore di oltre 200 milioni di euro dei tre fratelli Giovanni, Cuono e Salvatore Pellini, imprenditori del settore rifiuti condannati con sentenza definitiva per traffico illecito di rifiuti e ritenuti tra i responsabili dell’inquinamento dell’area di Acerra, comune dell’hinterland napoletano compreso nella cosiddetta Terra dei Fuochi. I beni dovranno essere ora restituiti ai Pellini.”

Lo leggiamo questa mattina sul quotidiano La Stampa. I Pellini sono titolari di una società che si occupava di rifiuti nell’area nord di Napoli, ad Acerra, condannati in via definitiva a 7 anni di carcere, nel 2017, per disastro ambientale. Ricordate la terra dei fuochi? Morirono centinaia di persone tra le quali molti bambini. Grazie ai benefici dell’indulto, hanno scontato soltanto qualche mese di carcere.

A questa condanna – scrive La Stampa- è seguita da parte degli avvocati degli imprenditori una richiesta di dissequestro, arrivata in cassazione e la cui sentenza a loro favorevole ha già scatenato proteste. Alla Suprema Corte si erano infatti rivolti i difensori dei tre imprenditori, gli avvocati Francesco Picca, Stefano Preziosi e Paola Tafuro, che avevano chiesto ai giudici della Cassazione di dichiarare l’inefficacia del decreto di confisca emesso dalla Corte di Appello di Napoli il 19 giugno del 2023 perché affetto da vizio di tardività, in quanto preso oltre il termine di 18 mesi prescritto per emettere un provvedimento di secondo grado.

“Anni di battaglie e centinaia di morti perlopiù bambini, uccisi una seconda volta – è il commento di Marilena Natale, giornalista campana sotto scorta che da anni si occupa di terra dei fuochi ed effetti dell’inquinamento, soprattutto sui bambini. Chiedo ai genitori orfani dei figli -scrive la giornalista sui social-di inviarmi le foto e i nomi dei bambini che hanno perso la vita. Da domani comincio a pubblicare le fotografie nelle bare, perché i riposa in pace non servono a nulla! “Scandaloso” è invece il commento della parlamentare del M5S, Carmela Auriemma, che ha annunciato una interrogazione “per accertare l’eventuale responsabilità in merito al ritardo della Corte di Appello”.

Nel 2016, la direttrice di Basilicata24, Giusi Cavallo, e l’allora nostro collaboratore Giorgio Santoriello furono rinviati davanti al Gup del Tribunale di Napoli per il reato di diffamazione a mezzo stampa a danno di Giovanni Pellini. Nell’articolo a firma di Santoriello, per cui fummo querelati, si riportava la notizia di un affidamento nel 2014, da parte dell’Arpab, del ripristino della rete dei piezometri all’interno del sito di interesse nazionale in attesa di bonifica della Valbasento alla ditta Atr di Acerra riconducibile ai Pellini. L’udienza si concluse con il non luogo a procedere “perché il fatto non sussiste”. Negli stessi giorni i Pellini venivano condannati.