Processo Eni per ipotesi di disastro ambientale, nuova udienza

6 marzo 2024 | 22:12
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Processo Eni per ipotesi di disastro ambientale, nuova udienza

L’audizione di circa due ore e mezzo di Bruno Grego, l’esperto incaricato nel marzo-ottobre 2017 dalla Procura della Repubblica di Potenza

L’udienza odierna dibattimentale tenuta innanzi al Tribunale Penale di Potenza, nella variata composizione collegiale rispetto a quella precedente del 11.12.2023, ha confermato il disastro ambientale per la fuoriuscita incontrollata e perdurante nel tempo del petrolio, come accertato nel 2017 nella zona del Centro Oli Val D’Agri (COVA) di Eni-Shell, distante 2 soli chilometri circa dall’importante invaso del Pertusillo, avente capacità di 155 milioni di metri cubi di acqua potabile a servizio soprattutto di milioni di abitanti delle regioni Puglia, Campania e Calabria al confine con la Basilicata.

E’ quanto risultato dall’audizione di circa due ore e mezzo di Bruno Grego, l’esperto incaricato nel marzo-ottobre 2017 dalla Procura della Repubblica di Potenza, che ha redatto la specifica relazione di consulenza tecnica.

Alla luce degli esiti odierni l’Associazione Liberiamo la Basilicata e il Comitato Aria Pulita Basilicata Onlus, i cui componenti hanno presenziato in udienza a fianco degli avvocati di entrambi gli organismi ambientalistici (parti civili), ritengono auspicabile che La Procura della Repubblica di Potenza si attivi ulteriormente e da subito, dando corso a nuove ed approfondite indagini per appurare se gli effetti della contaminazione di suolo, sottosuolo ed acque superficiali e profonde, causati dalle attività estrattive del petrolio da parte di Eni-Shell, possano dirsi ancora presenti.

Giuseppe Di Bello (Associazione Liberiamo la Basilicata)

Domenico Degregorio (Comitato Aria Pulita Basilicata Onlus)