Operazione antidroga nel Potentino, disarticolata organizzazione dedita allo spaccio

21 marzo 2024 | 13:31
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Operazione antidroga nel Potentino, disarticolata organizzazione dedita allo spaccio

Quattro persone arrestate a Palazzo San Gervasio. Smercio anche a Venosa, Banzi e Genzano di Lucania

All’alba di oggi le Fiamme Gialle del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Potenza, con il supporto di unità cinofile della Guardia di Finanza di Matera, hanno dato esecuzione a un’ ordinanza di custodia cautelare (tre in carcere e una agli arresti domiciliari), disposta dal G.I.P. del Tribunale di Potenza su richiesta della locale Procura, nei confronti dei componenti di un sodalizio criminale insediato nel Comune di Palazzo San Gervasio, costituito da quattro cittadini italiani ivi residenti, dediti al commercio illecito di sostanze stupefacenti, in particolare hashish e marijuana.

Nel corso delle indagini i militari del G.O.A. del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Potenza, con il supporto dello S.C.I.C.O. il Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata della Guardia di Finanza di Roma, hanno documentato numerosi episodi ritenuti essere relativi ad acquisto e cessione di sostanze stupefacenti. I successivi sviluppi degli elementi emersi dalle attività tecniche di intercettazione telefonica e ambientale, supportati da numerosi servizi di appostamento e pedinamento eseguiti anche nella vicina provincia foggiana, consentivano di acquisire comprovati indizi di colpevolezza che hanno portato all’arresto delle quattro persone coinvolte.

Nel corso delle indagini relative all’operazione, convenzionalmente denominata “FRONTETUSIO” sono stati acquisiti gravi indizi che hanno consentito di ritenere che gli indagati provvedessero ad approvvigionarsi, con cadenza settimanale, di sostanze stupefacenti nella vicina Cerignola, per poi rivendere, le singole dosi, attraverso numerose e quotidiane cessioni verso una nutrita platea di acquirenti localizzati prevalentemente nel territorio palazzese e nei comuni limitrofi.

Cardine e promotore del sodalizio criminale, secondo le risultanze di indagine sarebbe stato Rocco Solimena (classe ’59), noto pluripregiudicato di Palazzo San Gervasio, il quale, adoperando le proprie aderenze in territorio foggiano, poteva garantire approvvigionamenti di cospicue quantità di stupefacente, di tipo hashish e marijuana, da destinare allo smercio sul territorio lucano. Nel corso delle indagini sarebbe emerso che Solimena riuscisse ad assicurare il trasporto dello stupefacente fino a Palazzo San Gervasio, servendosi anche della “copertura” di alcuni componenti del proprio nucleo familiare, adottando particolari accortezze lungo il tragitto di ritorno, con la chiara finalità di eludere eventuali controlli di polizia.

Lo “smercio” al dettaglio delle sostanze stupefacenti veniva, successivamente, curato dai sodali di Solimena, che rifornivano i “clienti” su appuntamento presso luoghi di aggregazione del centro palazzese o, addirittura, consegnando lo stupefacente anche “a domicilio”, sia nello stesso comune che nelle limitrofe zone di Venosa, Banzi e Genzano di Lucania.

Per le plurime cessioni censite e documentate nel centro abitato di Palazzo San Gervasio, l’organizzazione si serviva in molteplici occasioni di un appartamento, definito con il nome codice “club”, ubicato nel centro storico del paese, il quale non solo veniva utilizzato quale luogo di stoccaggio e deposito dello stupefacente, ma all’interno del quale, talvolta, gli acquirenti venivano ospitati per dar luogo alle illecite transazioni.

Gli indagati Roberto Di Perro, Donato Teora e Antonio Lorusso, poco più che ventenni, nonostante la loro giovane età, vantano già un’esperienza di notevole spessore criminale, anche desunto dai loro numerosi precedenti specifici in materia di sostanze stupefacenti, registrati negli ultimi anni.

I contatti tra pusher e clienti, avveniva avvalendosi dell’utilizzo da parte degli indagati di utenze “citofoniche”, riconducibili anche a gestori telefonici stranieri, dedicate esclusivamente a specifici contatti tra selezionati interlocutori. Nel corso delle indagini è stato documentato l’utilizzo assai frequente di contatti mediante messaggistica istantanea, tramite “app” adoperate sui dispositivi cellulari.

Nel corso delle indagini è emerso che gli indagati in una circostanza non si facevano scrupoli a forzare, con lucida spregiudicatezza, un posto di controllo finalizzato a sottoporre a controllo di polizia l’autovettura degli indagati di ritorno da un’ennesima trasferta in terra pugliese dove si erano appena approvvigionati di sostanza stupefacente.

Di seguito, l’elenco completo dei soggetti destinatari della misura cautelare limitativa della liberà personale:

SOLIMENA Rocco, nato il 19.05.1959 a Palazzo San Gervasio (PZ) e ivi residente (ordinanza di custodia cautelare in carcere);

DI PIERRO Roberto, nato il 18.08.2000 a Venosa (PZ) e residente a Palazzo San Gervasio (PZ), (ordinanza di custodia cautelare in carcere);

TEORA Donato, nato il 08.06.1999 a Venosa (PZ) e residente a Palazzo San Gervasio (PZ), (ordinanza di custodia cautelare in carcere);

LORUSSO Antonio, nato il 24.02.2002 a Venosa (PZ) e residente a Palazzo San Gervasio (PZ) (ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari).