Basilicata elezioni, fratelli coltelli: il Pd di Chiorazzo ha provocato un disastro

3 marzo 2024 | 11:59
Share0
Basilicata elezioni, fratelli coltelli: il Pd di Chiorazzo ha provocato un disastro
Roberto Speranza

La direzione regionale dei Dem, ieri 2 marzo, ha sancito il fallimento del buon senso

Ieri, poco prima della mezzanotte, sembrava che la riunione della direzione regionale del Pd fosse chiusa, seppure senza una decisione chiara e condivisa. Dopo la mezzanotte però accade qualcosa. I due dirigenti nazionali inviati da Schlein ad un certo punto abbandonano la sala, anche perché sarebbero stati aggrediti verbalmente più volte. Seduta sospesa, ma in realtà metà dei componenti della direzione torna a casa, anche in segno di solidarietà con i dirigenti nazionali, sapendo che solo un punto è chiaro, poi si vedrà: la coalizione non si tocca. Invece? La metà circa dei componenti – quasi tutti chiorazziani – rimasti in sala mette ai voti un documento che pare spinga per la candidatura dell’imprenditore clericale. Tuttavia, non sarebbe questa la posizione dell’intero partito.

Eppure, i tentativi di evitare la conta c’erano stati nel corso della riunione. Adesso bisogna capire e aspettare le decisioni romane. Certo è che i Dem sono spaccati non solo nelle decisioni, ma anche nei comportamenti. Colpi bassi, tradimenti, inganni: nella direzione di ieri si è sfiorata la rissa e i toni accessi hanno dato alle fiamme gli animi. Oggi tutto rimane tra parentesi.

Pare che al momento le cose stiano più o meno così: “48-72 ore per convincere gli alleati a stare su Chiorazzo. In caso di ulteriore rifiuto, Roma assumerà iniziativa. In alternativa Speranza dovrà trovare nome condiviso pure da Chiorazzo per fare l’alleanza e ovviamente tenere dentro anche l’imprenditore clericale.” Dunque, come dice Margiotta oggi con un comunicato diffuso dall’Agenzia AGI, riprendendo il documento da lui proposto in direzione, “bisogna essere ‘testardamente unitari’, costruire obbligatoriamente una coalizione quanto più ampia possibile, escludendo assolutamente che il Pd possa affrontare la competizione elettorale in modo solitario senza l’alleanza con le forze politiche del centrosinistra”. E’ evidente che stanno sulla luna, mentre qui nella realtà il tempo non aspetta e il disastro è già compiuto. Vogliono il marito ubriaco e la botte piena.

L’imprenditore clericale continua ad insistere con l’opera di sfascio dentro il centrosinistra, senza che abbia mai accennato a un’autocritica davanti a una situazione “vietnamita” così evidente. Continuiamo a farci una domanda a cui probabilmente risponderemo appena avremo completata la nostra analisi: perché Chiorazzo vuole essere candidato anche a costo di “assassinare” quel poco di buono rimasto nella sinistra lucana?

Detto questo, non ci rimane che ribadire un concetto ormai chiaro ai cittadini, ma ancora confuso nella testa dei dirigenti del Pd: In queste lunghe settimane, il teatro messo in scena dai partiti, in primis dai Dem, della (im)probabile coalizione del campo largo avrebbe provocato la fuga di altri elettori nell’area dell’astensionismo. A queste condizioni il centrodestra, come abbiamo già scritto, ha già vinto, chiunque sia il candidato di un ormai improbabile centrosinistra unito. L’alternativa a questo disastro? Perso per perso, meglio separarsi, separarsi anche dai pentastellati che insistono con il disastro. Il M5S potrebbe riprendere in mano la palla nei tempi supplementari e rilanciare una strategia completamente diversa: alleanza con chi ci sta, gruppi e movimenti civici, pezzi in fuga dal Pd, partiti minori, su un nome e un progetto “rivoluzionarii e alternativi”. Ripetiamo: Alternativo a chi e a cosa? Al sistema trasversale di potere, di dominio economico, politico, culturale che ha tenuto a guinzaglio la Basilicata per decenni: a “destra” e a “sinistra”. Alternativa, quindi, all’egemonia degli affari, degli interessi privati, delle clientele, della mediocrità in tutti i settori strategici della vita pubblica e delle istituzioni. Non c’è tempo, non si fa in tempo, ma è il tempo di cominciare.