Basilicata elezioni, ci mancava l’analisi complottista di Vito Santarsiero
Tanta esposizione, tanta veemenza nel mettere benzina sul fuoco della campagna elettorale comincia a suscitare grandi dubbi a conferma di quanto scriviamo da anni: a darsele di santa ragione, sulla soglia del voto, ogni volta, sono i soliti gruppi di potere a tutela di interessi forti spesso ignoti ai cittadini
L’unica speranza di mantenere in vita pezzi importanti del vecchio sistema di potere è Angelo Chiorazzo. Per questo Vito Santarsiero, politico di lungo corso, si lascia prendere, con azzardate dichiarazioni, dal fascino del complottismo fatto in casa. “Dopo Scanzano e Toghe Lucane poteri oscuri tornano ad attenzionare la Basilicata”, ha detto. Qualcuno avrebbe anche parlato di attacchi a orologeria. Riferendosi all’articolo pubblicato ieri da Il Fatto Quotidiano, a firma di Marco Lillo, afferma: “Questo articolo mi preoccupa per la tenuta della democrazia e la qualità e gli interessi del giornalismo nel nostro Paese.” Oddio! In giro ci sarebbero anche dei suggeritori interessati a “infangare” l’imprenditore clericale.
Tanta esposizione, tanta veemenza nel mettere benzina sul fuoco della campagna elettorale comincia a suscitare grandi dubbi a conferma di quanto scriviamo da anni: a darsele di santa ragione, sulla soglia del voto, ogni volta, sono i soliti gruppi di potere a tutela di interessi forti spesso ignoti ai cittadini.
Ma non è solo Santarsiero a spendersi generosamente per la causa dell’imprenditore clericale. Ci sono personaggi del calibro di Giampiero Maruggi, già direttore generale della Banca Popolare del Materano e della Banca Popolare del Mezzogiorno, consigliere di amministrazioni di Meliorbanca S.p.A., direttore generale dell’Azienda Sanitaria di Matera, direttore generale dell’Azienda ospedaliera regionale San Carlo di Potenza, consigliere di amministrazione del Consorzio Industriale di Matera, presidente della Commissione Regionale Abi Basilicata, amministratore unico di Sviluppo Italia Basilicata, già nell’elenco dei massoni italiani. La lista è lunga, ci fermiamo qui. Seguendo il ragionamento di Santarsiero, anche Maruggi sarebbe vittima dei “poteri oscuri”.
A spendersi generosamente, in tutti i sensi, c’è lo sponsor principale di Chiorazzo, l’imprenditore Donato Macchia con il suo Gruppo di Società protagoniste nel settore dell’energia, della ricettività alberghiera, dell’editoria e dello sport. Un esempio, anche questo, secondo l’analisi di Santarsiero, di vittima di poteri oscuri. Chi frequenta la Basilicata e legge i giornali potrebbe farsi anche una risata.
Gli sponsor politici ormai li conoscono tutti, da Roberto Speranza a Vito De Filippo, da Filippo Bubbico – amico ai tempi del Cara di Policoro- a Vincenzo Folino e altri tra i quali lo stesso Santarsiero. Anche loro, già presidenti, ministri, assessori sarebbero vittime dei “poteri oscuri”.
E poi che dire degli sponsor morali, e non solo morali, ossia pezzi importanti della chiesa cattolica: vescovi, cardinali, frati. Ma gli amici delle vittime dei poteri oscuri sono anche nelle alte sfere dello sport, delle banche e dei giornali. Insomma, Santarsiero parla senza sapere di che parla, o magari fa finta di non sapere. E che cosa dovrebbe sapere? Dovrebbe sapere che se metti in fila tutti coloro che si stracciano le vesti per la causa di Chiorazzo e fai la somma, il totale ti dà il profilo di un pezzo del sistema di potere in Basilicata negli ultimi 30 anni a cui si contrappone un altro fronte di potenti che ha agito negli stessi anni. Altro che democrazia in pericolo, qui in pericolo ci sono soltanto gli interessi degli uni e degli altri. Punto. Le vere vittime sono i sostenitori ingenui della causa di Chiorazzo, brave persone che credono davvero in una svolta. Non vorrei essere nei loro panni il giorno in cui si dovessero svegliare dal sonno.