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Articolo21 ricorda Raffaele Ciriello a 22 anni dalla morte

13 marzo 2024 | 10:28
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Articolo21 ricorda Raffaele Ciriello a 22 anni dalla morte

Il fotoreporter originario di Ginestra fu ucciso mentre documentava la seconda intifada in Cisgiordania. Un’iniziativa a Potenza per ricordarlo

Di seguito la nota stampa di Articolo 21 che ricorda Raffele Ciriello, fotoreporter ucciso a Ramallah il 13 marzo 2002.

A ventidue anni dalla morte Articolo 21 ricorda Raffaele Ciriello, fotoreporter di guerra ucciso in Cisgiordania a 42 anni. Ciriello si trovava a Ramallah per un reportage sulla seconda intifada. Il 13 marzo 2002 mentre documentava quanto stava accadendo fu colpito dai proiettili esplosi da un carro armato israeliano. Lucano, originario di Ginestra, Raffaele aveva studiato da medico ma poi aveva deciso di seguire la grande passione per la fotografia.

Ventidue anni senza Raffaele Ciriello. Ventidue anni senza la sua passione,-si legge in un comunicato stampa di Articolo 21 che ricorda  “il suo sguardo aperto al mondo, la sua penna che raccontava le «cartoline dall’inferno». Lui che, si racconta ancora in attesa di verità e giustizia, venne ucciso ‘’per errore’’ a Ramallah in Cisgiordania. Aveva 42 anni; morì colpito da cinque proiettili, centrato in pieno da un militare di vedetta su uno dei tank che Ciriello stava riprendendo con una telecamera palmare, piccolissima. Nemmeno una sanzione per il soldato che fece fuoco.

Ricordare il sacrificio di Ciriello-prosegue la nota- vuol dire ricordare quanto sia districato di ostacoli il lungo percorso che conduce alla verità, al racconto senza mediazioni, senza filtri, senza compromessi che contraddistingue il lavoro di chi vuole occuparsi di conflitti.

«E mai come in questo momento bisogna illuminare i conflitti- scrive Beppe Giulietti, portavoce nazionale di Articolo21- sognerei gli oppressi, illuminare le terre oscurate. Di questo è molto altro si parlerà a Potenza che sarà la prima città a ricordare la storia e l’esempio di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin, inviati della Rai uccisi a Mogadiscio il 20 marzo di trenta anni fa, assassinati mentre indagavano sui traffici di armi, di rifiuti tossici e nocivi, di tangenti e corruzione. Allora come oggi, per citare Papa Francesco, chi tocca i fili del commercio delle armi finisce nel mirino di mafiosi, oligarchi, signori della guerra».

Giulietti sarà a Potenza venerdì 15 marzo, quando si svolgerà un nuovo incontro promosso nell’ambito del cammino di dialogo e condivisione voluto dalla Parrocchia dei SS Anna e Gioacchino assieme al Ce.St.Ri.M. in collaborazione con tante associazioni, dal titolo ‘’Una comunità fra Cielo e Terra’’. L’incontro sarà dedicato al ricordo di Ilaria Alpi a pochi giorni dal trentesimo anniversaio della sua morte.