Elezioni Basilicata. I Gruppi territoriali del M5S: o si cambia o si va da soli

29 febbraio 2024 | 20:37
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Elezioni Basilicata. I Gruppi territoriali del M5S: o si cambia o si va da soli
Arnaldo Lomuti, coordinatore regionale M5S

In un documento politico, seppure in ritardo e in bozza, la posizione ufficiale del Movimento lucano, dopo che Roma ha già detto no a Chiorazzo

Pubblichiamo in esclusiva il documento politico, ancora in bozza, dei Gruppi lucani del Movimento Cinque Stelle così come fatto circolare nelle chat. (Tutti i Gruppi?)

“A distanza di qualche mese dal documento, sottoscritto da ben quattro gruppi territoriali, in cui si manifestava la volontà di formare, in vista delle prossime elezioni regionali, una coalizione del campo progressista basata su obiettivi e visioni di Sviluppo della Basilicata oltre che su principi di lealtà tra le forze politiche, ma dove allo stesso tempo ci sentivamo traditi dalla direzione del PD, la quale aveva già definito un progetto precostituito e un candidato presidente, senza che si fosse discusso di temi e obiettivi politici, sentiamo l’esigenza di intervenire nuovamente per far sentire la voce dei gruppi territoriali.

In quello stesso documento, delusi dall’atteggiamento di onnipotenza e prevaricazione del PD, chiedevamo di procedere alla votazione online del nostro candidato presidente. Oggi ci ritroviamo ancora in quella fase di stallo, in cui il Pd continua ad essere schiacciato sul nome del candidato di Basilicata Casa Comune, mentre noi e le altre forze politiche (PSI, VERDI, SI, BASILICATA POSSIBILE), abbiamo manifestato più volte e pubblicamente che questa figura non ci rappresenta. Una testata giornalistica regionale, palesemente vicina al candidato di BCC, in questi mesi ci ha fatto assistere ad interpretazioni della volontà della base del Movimento Cinque Stelle lucano alquanto fantasiose (per non dire tendenziose), manipolate ad arte per alimentare divisioni interne e delegittimare il nostro coordinamento regionale.

Questi ultimi non hanno fatto nient’altro che esprimere la nostra voce, la voce della “base”. Le parole pronunciate dal nostro Presidente Giuseppe Conte nel programma Rai, Porta a Porta, all’indomani del successo elettorale in Sardegna, ci consentono di tornare a ribadire con fermezza quanto già affermavamo mesi fa: occorre prima trovare una convergenza su temi e programmi e poi individuare quello che ne può esserne il migliore interprete, soltanto così è possibile costruire progetti politici forti e concreti, che rappresentino per i cittadini lucani, non l’alternativa al governo di centrodestra (come spesso è stato ribadito), ma la vera soluzione per rendere la Basilicata un luogo migliore. Ciò significa lavorare per cinque anni al meglio, ed appunto, con lealtà, ambizione e coraggio.

Non ci stiamo più al refrain della “mancanza di alternative valide alla candidatura di Chiorazzo”, i nomi in campo ci sono, sono autorevoli e quello che serve, oggi, da parte di tutte le forze del campo progressista, è lavorare seriamente alla costruzione di un campo giusto, che ad oggi, va ammesso, non esiste, perché la candidatura proposta da Basilicata Casa Comune non unisce, anzi, ha soltanto alimentato divisioni interne ai partiti dell’area progressista. Riteniamo che un candidato forte e vincente debba saper unire e convincere, come ha fatto Alessandra Todde in Sardegna, e che sia arrivato il momento di fare un atto di coraggio e trovare finalmente questo candidato, questa candidata, attraverso la democratica condivisione di proposte. Non si può invocare la Sardegna come modello vincente e poi contestare il metodo che ha portato all’individuazione della candidata Todde, rivendicando in Basilicata una presunta “lealtà” che tradurremmo più che altro in un’accettazione passiva di accordi politici decisi a tavolino.

Chiediamo che le altre forze facciano uno sforzo di rinnovamento della propria classe dirigente. Siamo certi che ci sono tante competenze giovani e oneste in tutte le forze politiche del campo largo che debbano esser valorizzate e che condividono i nostri valori e il nostro programma politico, al quale stiamo lavorando da mesi. È arrivato il momento di costruire, prima che sia troppo tardi. Noi siamo pronti. Laddove, nel giro di pochi giorni, non si registri un’apertura in tal senso, il PD non faccia un passo indietro sul nome di Angelo Chiorazzo, sedendosi in maniera composta e senza voglia di prevaricazione al tavolo, ribadiamo la necessità di procedere velocemente alla votazione, sulla nostra piattaforma, della rosa di nomi che già da tempo il M5S ha proposto.” Qui il documento originale