Calunnie a un collega, archiviate le accuse per 5 finanzieri potentini

Nei giorni scorsi il Gip del Tribunale di Potenza, Salvatore Pignata, chiamato a decidere in ordine ad un’opposizione alla richiesta di archiviazione formulata dalla Procura della Repubblica, ha ritenuto non fondate le accuse mosse da un appuntato scelto della Guardia di Finanza nei confronti di cinque colleghi tutti difesi dall’avvocata Cinzia Morello del Foro di Lagonegro.

La vicenda trae origine dall’atto di denuncia-querela presentato presso la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Potenza dall’Appuntato Scelto in servizio presso il Gruppo di Potenza che lamentava condotte calunniose e persecutorie realizzate nei suoi confronti dagli indagati, rei, secondo la sua versione, di averlo falsamente accusato di insubordinazione con ingiuria e richiesto il trasferimento d’autorità per incompatibilità ambientale poiché lo stesso svolgeva attività di intrattenimento presso alcuni locali commerciali di Potenza come dj.

Il Gip di Potenza, nell’ordinanza di archiviazione, ha affermato che nessuna condotta penalmente rilevante veniva realizzata dagli indagati nei confronti del militare, sia perché i fatti segnalati presso la Procura Militare della Repubblica di Napoli per i reati di insubordinazione con ingiuria (e per i quali si instaurava il procedimento penale a suo carico n. 254/2022) non erano né mendaci e né calunniosi, e sia perché il procedimento amministrativo aperto nei confronti del denunziante e gli accertamenti effettuati sulla possibile attività di D.J., erano stati avviati a seguito di attività di servizio durante le quali veniva riscontrata la presenza dell’Appuntato all’interno di esercizi commerciali oggetto di controllo impegnato ad intrattenere i clienti dietro ad una consolle (attività pubblicizzata su Facebook con indicazione della presenza del militare per la serata con la
qualifica di DJ).