Borsa di studio negata a 12 studenti, Cifarelli (Pd) presenta un’interrogazione

6 febbraio 2024 | 13:29
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Borsa di studio negata a 12 studenti, Cifarelli (Pd) presenta un’interrogazione
Roberto Cifarelli

“Bardi e la Giunta regionale verifichino l’accaduto”

Al fine di evitare e possibilmente sanare una evidente ingiustizia perpetrata nei confronti di ben 12 studenti, che si sono visti respingere la domanda alla Borsa di Studio Anno 2023/2024 con la seguente motivazione: “Autocertificazione del merito non valida (copia del libretto), ho presentato sia una interrogazione consiliare ed anche un mozione in Consiglio regionale. Ad annunciarlo in una nota è il consigliere regionale del Pd, Roberto Cifarelli che aggiunge: I suddetti studenti hanno inviato, a mezzo pec, la domanda di assegnazione della Borsa di studio con la relativa documentazione, allegando, per attestare il requisito del merito, il proprio libretto universitario di esami concernente l’esistenza del suddetto requisito. Motivo per il quale l’istanza è stata rigettata. Alcuni paradossi della nostra Regione devono essere affrontati, come quello della retorica dei giovani che vanno via per ragioni di studio ed a quelli che restano gli neghiamo la borsa di studi con motivazioni che possono essere affrontate e superate”.

La giurisprudenza amministrativa, -prosegue il consigliere regionale-corroborata da diverse sentenze del Consiglio di Stato, ha avuto modo di affermare che l’omessa allegazione della documentazione o la sua incompletezza, ove tale adempimento sia richiesto a pena di esclusione della procedura, non consente l’adozione di un provvedimento di esclusione (come nei casi in questione), ma , al contrario, determina il presupposto per l’esercizio del cd dovere di soccorso istruttorio ai sensi della norma generale di cui all’art. 6 della legge 241 del 1990, la quale impone all’Amministrazione di richiedere all’interessato: “ la rettifica della dichiarazione o istanza erronea o incompleta oltre che eventualmente ordinare esibizioni documentali. L’Ardsu nasce “finalizzato a rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che impediscono ai capaci e meritevoli, ancorché privi di mezzi, di raggiungere i gradi più alti dell’ istruzione” così come prevede la legge istitutiva, e non per appigliarsi in modo miope a formalismi che contraddicono la mission dell’Azienda, soprattutto in assenza di contro interessati”

Per questo ho inteso presentare una interrogazione ed una mozione consiliare per chiedere ed impegnare il Presidente Bardi e la Giunta regionale ad intraprendere ogni utile iniziativa per verificare quanto accaduto nella istruttoria e del Bando e nella erogazione delle Borse di studio in oggetto ed, eventualmente, adottare provvedimenti, d’intesa con l’ARDSU, che vadano a sanare una evidente ingiustizia perpetrata nei confronti di alcuni studenti, conclude Cifarelli.