Basilicata. Quegli interessi economici e politici non dichiarati
L’emblema del Sistema di Potere trasversale in Basilicata sono i Gal. Ripubblichiamo le puntate della nostra inchiesta, riavvolgiamo il nastro. All’interno i link a tutte le puntate
Oggi entreremo nel merito del Gal “Lucus”, ma prima di parlarne dobbiamo partire dalla fine della prima puntata con una premessa. Tra regolamenti e deliberazioni abbiamo analizzato il campo del conflitto di interesse tra partner, organi amministrativi e fornitori. La Regione Basilicata, all’epoca, nella sezione FAQ del sito internet con riferimento al Bando Misura 19 Sviluppo Locale di Tipo Partecipativo specificava che “le imprese private che producono beni e/o forniscono servizi non possono far parte di un Soggetto Proponente”. Risultava vietata la presenza nel soggetto capofila di partner già capofila di altre proposte SSL. Si prevedeva che il Soggetto Proponente non avesse al proprio interno partner partecipanti ad altri Soggetti Proponenti, né dello stesso territorio, né di altri territori.
Leggiamo anche in altri documenti che “…sono inoltre escluse spese per l’acquisto di beni e servizi e consulenze da soggetti che hanno un rapporto di parentela entro il secondo grado con amministratori e/o detentori di partecipazioni nei soggetti partecipanti al partenariato o da persone giuridiche detenute o controllate da soggetti che hanno un rapporto di parentela entro il secondo grado con amministratori e/o detentori di partecipazioni nei soggetti partner del partenariato di filiera…”
E ancora in altri documenti leggiamo che “Ruolo dei soci del GAL nella gestione delle azioni I soci privati del GAL che assumono la carica di amministratore del GAL, ovvero i soggetti giuridici rappresentati all’interno dell’organo decisionale del GAL, non potranno beneficiare dei contributi erogabili a valere sul PDA, né potranno essere fornitori del GAL nell’ambito dell’attuazione del PDA. Tale disposizione non trova applicazione per il caso degli enti pubblici. I soci privati che non assumano la carica di amministratore del GAL, ovvero i soggetti giuridici non rappresentati all’interno dell’organo decisionale del GAL, invece, possono partecipare alle procedure di evidenza pubblica per beneficiare dei contributi erogabili a valere sul Piano di Azione e per diventare fornitori del GAL”. È proprio così? È tutto opportunamente previsto? Esistono da qualche parte conflitti di interesse o intrecci di convenienze che rimandano alle filiere di potere politico-imprenditoriale nella gestione dei GAL? Chi sono i fornitori, i soci, gli amici?
Il GAL “LUCUS” Esperienze rurali
Il GAL Lucus comprende il territorio dei Comuni di Acerenza, Atella, Banzi, Barile, Cancellara, Forenza, Genzano di Lucania, Ginestra, Lavello, Maschito, Melfi, Montemilone, Oppido Lucano, Palazzo San Gervasio, Rapolla, Rionero in Vulture, Ripacandida, Ruvo del Monte, San Chirico Nuovo, Tolve, Venosa. Clicca qui
Viene costituito sotto forma di società a responsabilità limitata il 19 dicembre 2018, con un capitale sociale di 200mila euro e con 40 soci tra enti pubblici e organismi privati. Codice Ateco 70.21, “pubbliche relazioni e comunicazione”. Oggetto sociale: “sviluppo economico, sociale, rurale e territoriale dell’area nord Vulture-Alto Bradano e delle aree limitrofe…” Ambiti tematici di azione: “Sviluppo e innovazione delle filiere e dei sistemi produttivi locali (agro-alimentari, artigianali e manifatturieri, produzioni ittiche); valorizzazione di beni culturali e patrimonio artistico legato al territorio; valorizzazione e gestione delle risorse ambientali e naturali”. In pancia circa 7 milioni da gestire.
Presidente del Consiglio di Amministrazione, Nicola Vertone, già sindaco di Banzi (Pd), vice presidente Canio Antonio De Martino, Confartigianato. Consiglieri di amministrazione: Francesco Genzano, sindaco di Cancellara (area Lega); Michele Sonnessa, già sindaco di Rapolla e assicuratore (area Pd); Rosa Solimeno, già candidata alle scorse regionali nella lista di Marcello Pittella “Avanti Basilicata”, poi avrebbe preferito ambienti più trasversali in area di destra. Direttore Francesco Ragone, ex sindaco di San Chirico Nuovo; Board Manager Claudio Paternò, uomo impegnato su più fronti.
Il capitale sociale di Lucus Srl è distribuito al momento della costituzione tra 40 soci con quote variabili da un massimo dell’8,75% (Unione di Comuni Alto Bradano) a un minimo dello 0,25%.
I SOCI PRIVATI
I Comuni soci li conosciamo già, vediamo i soci privati: Consorzio per la tutela del pecorino di Filiano (5%); Confesercenti provinciale (5%) Confartigianato regionale (5%) Confimi Industria Basilicata (4%); C.O.P.IM Consorzio per l’occupazione e la promozione imprenditoriale (3,5%); Martemucci Alessandro (2,5%); Società Cooperativa sportiva dilettantistica Pegaso (2,5%): Compagnia delle Opere Basilicata (2,5%); Giubileo 2000 Società Cooperativa (2,5%) Risorse Srl (2,5%); MG Consulting Srls (2,5%); Crisalide Srl (2,5%); Confederazione Italiana Agricoltori CIA di Potenza (2,5%); Associazione di promozione sociale Basilicata Futura (2,5%); Confcooperative Basilicata (1,75%); INNO Srls (1%); Confapi Potenza (1%); Coldiretti Federazione di Potenza (1%); Lega regionale delle cooperative (1%); Consorzio delle Pro-loco del Vulture (1%); Confcommercio della provincia di Potenza (0,5%); Il Ventaglio società cooperativa sociale (0,25%).
Alcuni li troveremo soci anche in altri Gal con quote di partecipazione diverse, più alte o più basse, in base agli interessi coltivati sul territorio e in base alle ripartizioni decise a monte. Altri che in un Gal sono fornitori li troveremo soci in un altro. Tutti gli incroci e i loro significati politici ed economici li tratteremo nell’ultima puntata di questa inchiesta.
IL TELAIO DEGLI INTERESSI E DELLE CONVENIENZE
Intanto, la prima domanda è: perché questi soci e non altri? La risposta formale sarebbe: perché sono nel Gruppo dei promotori. E allora ne facciamo un’altra: perché nel Gruppo ci sono loro e non altri? La risposta formale sarebbe: perché nel corso delle interlocuzioni territoriali di promozione della Strategia di sviluppo locale loro hanno aderito e contribuito alla stesura. Sono l’esito dell’attività di concertazione. La risposta più esatta potrebbe essere un’altra: i soci sono in parte le principali organizzazioni del mondo della piccola e media impresa, stabiliti a tavolino dai veri promotori dei Gal (presidenti delle organizzazioni e uomini politici) in parte alcuni aderenti alle medesime organizzazioni legati ad altre imprese che assumeranno potenzialmente incarichi, lavori e forniture. Per carità è tutto scritto nei regolamenti, ma a noi pare inopportuno che ci siano delle correlazioni anche strette tra soci, potenziali fornitori e persone.
Abbiamo visto chi sono i soci privati e, soltanto in forma di esempio, approfondiamo alcune curiosità che ci saltano all’occhio. Esempi, solo esempi, perché i fatti che vedremo riguardano tutto il sistema. Risorse Srl è socio ma anche potenziale fornitore iscritto all’albo del Gal. E’ tra i fornitori nella categoria “Informazione e pubblicità” insieme a Forcopim a Officina Rambaldi Srl e a ESS Srl; è tra i fornitori nella categoria “Comunicazione e stampa” insieme a Forcopim e a Officine Rambaldi Srl; è tra i fornitori nella categorie “Servizi di organizzazione viaggi, eventi pubbliche relazioni…” insieme a Forcopim a Officina Rambaldi Srl e a ESS Srl; è fornitore insieme a Officine Rambaldi Srl e a Forcopim nella categoria “Arredi” (Che ci fanno tre società che si occupano di tutt’altro nella categoria arredi?); è fornitore insieme a Officina Rambaldi, Forcopim e ESS Srl nella categoria “Servizi di progettazione”; è potenziale fornitore insieme a Forcopim, Officina Rambaldi Srl e a ESS Srl nella categoria “Servizi informatici”. E sempre tra i potenziali fornitori troviamo La Fondazione ITS per l’Efficienza Energetica. Tra i soci privati ci incuriosisce la Crisalide Srl: che ci fa una holding nella compagine societaria del Gal? E già, perché Crisalide Srl è una holding. Tuttavia nel Piano di Azione del Gal c’è la motivazione per cui questa holding è partner: “Esperienza nel campo della riqualificazione e valorizzazione ambientale.” Andiamo per ordine.
UN QUADRO ESEMPLARE DI CORRELAZIONI TRA SOCI E POTENZIALI FORNITORI
Con un leggero sforzo da parte del lettore sarà facile cogliere i collegamenti e farsi un’idea di come funzionerebbe il sistema che, ripetiamo, non presenta alcuna ombra sul piano della legittimità, ma ha molti lati oscuri sul piano dell’opportunità e degli interessi non dichiarati.
Risorse Srl, società che si occupa di formazione, con sede a Potenza in via Anzio, socio e anche potenziale fornitore del Gal. Attiva dal 2005, attualmente ha due unità locali, una a Potenza e una a Tolve. Amministratore unico è Bernardino Frontuto che possiede l’89,8% del capitale. Frontuto ha anche il 12% di un’altra Società, Literaria Srl, società nella quale anche Claudio Paternò ha il 12%. Claudio Paternò ha il 24% della ESS Srl, ed è il fratello di Giuseppe Paternò, presidente di Forcopim, presidente della Fondazione ITS e socio di Officina Rambaldi Srl. Frontuto è anche nel board delle Fondazione ITS di cui Claudio Paternò è presidente. La Fondazione ITS, Risorse Srl, Officina Rambaldi Srl e ESS Srl sono potenziali fornitori del Gal. Risorse Srl è anche socia. Senza dimenticare che Claudio Paternò è anche, diremmo soprattutto, Board Manager del Gal. Forcopim ha lavorato molto con l’ex Gal “Sviluppo Vulture Alto Bradano”. E l’ex presidente dell’ex Gal oggi lavorerebbe con Forcopim nella sede di Milano.
La Crisalide Srl, sede legale a Roma, è una holding. Ci siamo già chiesti “che ci fa nella compagine sociale del Gal?” Abbiamo anche letto la motivazione: “Esperienza nel campo della riqualificazione e valorizzazione ambientale.” Ci è parso strano, così abbiamo cercato di capire in che modo la holding possa vantare quell’esperienza. Scopriamo che Crisalide Srl è proprietaria al 100% della Ecotrash Srl che offre servizi ecologici ed ambientali rivolti ad aziende private ed Enti pubblici, civili e militari, attraverso la gestione di tutti i tipi di rifiuti, ad esclusione di quelli radioattivi ed esplosivi. Dal 2008 consociata del consorzio Ciclat Trasporti Ambiente, ha gestito e gestisce servizi per i Comuni dell’Unione dell’Alto Bradano, Unione capofila del Gal. Amministratrice della Crisalide Srl è Maria Luisa Lamarucciola con il 40% del capitale di 50mlia euro, insieme con l’altra amministratrice, Antonella Bevilacqua (40%). Con loro il socio Michele Vittorio Lapenna (20%). Maria Luisa Lamarucciola è anche amministratrice unica di Ecotrash Srl.
Compagnia delle Opere è partner del Gal. Il suo rappresentante regionale, Francesco Perone è amministratore unico della Broxlab Srl. Proprietari di BroxLab Srl sono Taiga Srl di Francesco Perone (50%) e Sabrina Caldararo (50%), coniuge di Gerardo Graziano, quest’ultimo revisore della Taiga Srl e Chief Financial Officer della BroxLab. Sabrina Caldararo è anche presidente del Cda della Cooperativa Il Ventaglio, socia del Gal.
Inno Srls, socia del Gal, si occupa di informazione, comunicazione, consulenza progettazione e chi ne ha più ne metta. Ha sede a Rionero in Vulture, capitale sociale duemila e cinquecento euro. Il 53% è di proprietà di Andrea Salvagnini, il 47% di proprietà di Gennaro Grimolizzi. Amministratore unico Oreste Delre. Perché Inno Srls è socia del Gal? Ecco la sua operatività dichiarata sul territorio: “L’intento del progetto di Inno Srls è quello di andare incontro agli utenti che intendono accedere a contenuti di proprio interesse tramite il web selezionando e scegliendo cosa vedere e quando farlo, favorendo lo sviluppo di abilità interculturali tra giovani e meno giovani, permettendo a chiunque di entrare in contatto con le concezioni del mondo, gli stili di vita, le aspirazioni ed i saperi di altri cittadini che condividono gli stessi interessi”. Peccato che questa società non abbia neanche un dipendente e nemmeno un sito internet, anzi no, un sito c’è, “innowebtv.it”. Se entrate nel sito e cliccate su Staff, non si apre nulla.
Ma chi sono gli uomini della Inno Srls? Oreste Delre, dottore agronomo, socio e proprietario al 45% di Terra Consulting Srl, già Spazio Verde Srl in liquidazione, società veneta di Adria (Rovigo) che lavora nel settore agronomico, ambientale, del rilievo territoriale e dell’estimo legale. Andrea Salvagnini, anche lui dottore agronomo, è amministratore unico di Terra Consulting Srl della quale è proprietario al 55%. Insomma, giro Coldiretti.
Gennaro Grimolizzi fa l’avvocato, già consigliere comunale a Barile, eletto nella lista civica “Orgoglio Barilese” e poi rieletto nel 2019 nella lista civica “Barile Liber”. Già vicino al M5S. Stretti i collegamenti tra Terra Consulting Srl, Inno Srls e Aniello Crescenzi, già direttore dell’Alsia, Agenzia lucana di Sviluppo e Innovazione in Agricoltura, Ente sub regionale, già professore ordinario nella Scuola di Scienze Agrarie, Forestali, Alimentari e Ambientali dell’Unibas. Crescenzi è anche protagonista fondamentale della Bioagritest Srl – Centro Interregionale di Diagnosi Vegetale – di cui è stato socio, attiva in molti progetti di filiera. La Inno Srls la troviamo a collaborare nel Progetto Purus della Bioagritest Srl nell’ambito del Psr 2014-2020. Relatore in un convegno del 18 dicembre 2018 di presentazione del progetto è, per conto della Inno Srls, Oreste Delre. Revisore unico della Bioagritest Srl è Antonio Altomonte. (Clicca qui per sapere chi è)
IL VERTICE DEL GAL
Ma come sono eletti o nominati i vertici di un Gal? Sicuramente per la professionalità, l’esperienza e le competenze delle persone. Tuttavia quelle stesse caratteristiche appartengono ad altre centinaia, magari giovani, di professionisti esclusi, oppure inclusi ma non scelti, dall’elenco degli idonei dei direttori e dei tecnici dell’animazione. Dunque, c’è un valore aggiunto legato all’appartenenza politica e al gioco degli scambi nell’assegnazione dei posti. Tutto legittimo, per carità, ma anche qui l’ombra cala sulle ragioni di opportunità.
Nicola Vertone, presidente del Cda, già sindaco di Banzi per due consiliature, dal 2004 al 2019. Ex Dc, ex Ppi, ex Margherita, ora Pd. Dal 1999 al 2004 viene nominato dal Consiglio provinciale quale componente del Consiglio di Amministrazione del Centro di Drammaturgia Europeo, presso l’Amministrazione Provinciale di Potenza, carica chiamata a ricoprire anche nel quinquennio 2004-2009. Nel giugno 2004 vince le elezioni comunali e viene eletto sindaco con 553 voti nella lista “Uniti nel Centrosinistra per Banzi”. Riconfermato nelle elezioni del 2014, ha retto l’amministrazione comunale fino al 2019.
Antonio Canio De Martino, vice presidente del Cda. In rappresentanza della Confartigianato – “cartello” Pensiamo Basilicata. Già coordinatore regionale dell’Anap, l’Associazione Nazionale Anziani e Pensionati, costituita all’interno della Confartigianato, già componente della Commissione provinciale Inps.
Michele Sonnessa, consigliere di amministrazione. Ex sindaco di Rapolla, assicuratore. Già presidente della Comunità Montana del Vulture. Area Pd.
Rosa Solimeno, da Castellammare di Stabia, consigliera di amministrazione, già candidata alle scorse regionali nella lista di Marcello Pittella “Avanti Basilicata”, poi ha preferito ambienti più trasversali in area di destra. Oggi sembra ben barcamenarsi tra ambienti di destra e di sinistra. Amministratrice unica e socia al 50% della S.S. Consulting Srl, società servizi di consulenza alle imprese, sede legale a Potenza, sede secondaria a Salerno, unità locale a Matera. La S.S. Consulting è una ex società in accomandita semplice, di Stefania Solimeno e company. Rosa Solimeno gestirebbe con altre due persone un paio di ristoranti nel Capoluogo. Già componente del Consiglio Camerale della CCIAA di Potenza e componente del Comitato per l’imprenditoria femminile. Consigliere di Giunta e presidente del Gruppo donne imprenditrici di Confimi – Confederazione dell’Industria Manifatturiera Italiana e dell’Impresa Privata -. Confimi è socio del Gal.
Francesco Ragone, direttore esecutivo del Gal, ex sindaco di San Chirico Nuovo. E poi il board manager Claudio Paternò di cui abbiamo già parlato. Socio di ESS Srl, fratello di Giuseppe presidente della Fondazione ITS, socio di Officina Rambaldi Srl, presidente di Forcopim.
È difficile escludere la politica, i singoli politici, dalle decisioni sugli incarichi e le nomine. Il circuito politico del Lucus è, come negli altri Gal, trasversale. Le persone sono riconducibili a ben noti uomini politici, capi corrente dei partiti di destra e di sinistra. Ma di questo parleremo nella nostra ultima tappa del viaggio. (giàpubblicata il 27 dicembre 2022, perciò non sono contemplate eventuali variazioni intervenute nel frattempo)
Qui le altre puntate: qui la numero 3, qui la numero 4 qui la numero 1,
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