Basilicata elezioni. Il bollettino delle voci che corrono e inciampano
“Angelo Chiorazzo alle europee con il Pd di Schlein, Margherita Perretti candidata presidente in Basilicata con il centrosinistra”
Lo abbiamo già detto, ormai si parla soltanto di nomi, dentro e fuori le taverne dei partiti. Voci, voci che si rincorrono giorno dopo giorno, cambiando registro ora dopo ora. Un giorno il candidato è Tizio il giorno dopo è Caio. Sulle voci c’è chi specula, senza dubbio, veicolandole ad arte siano vere siano false. Ad ogni modo le ultime fatte circolare sono verosimili come le altre. La verosimiglianza è il sale della notizia apparentemente fondata. Nel momento in cui la fai circolare qualcosa la ottieni: male che vada produci confusione, sospetti, zizzania.
Ecco le più recenti. Perché Speranza rilancia Chiorazzo? “Per fotterlo”. Per poter dire “io ce l’ho messa tutta”, ma sa che l’imprenditore è fuori dalla candidatura a presidente della Basilicata. A questo punto che fine farebbe Chiorazzo? “Candidato alle europee secondo in lista dopo Schlein, posto sicuro.” Il centro sinistra a questo punto chi candiderebbe? “Margherita Perretti, vice presidente di Confindustria Basilicata”. Ma dai! “Vi sarebbe l’accordo di Pittella, Margiotta, Somma, Speranza”. Ma Somma non era un possibile candidato per il centrodestra? “Scenari mutati, si passa al centrosinistra, con Perretti”. E De Filippo che fine fa? “Chissà, intanto è stato scavalcato dall’uomo che lui stesso sosteneva: Chiorazzo.” Insomma pare che nell’ombra molti di coloro che appoggiavano il candidato del clero stiano tirando i remi in barca.
Il 17 febbraio un pezzo dei sindacati Cgil e Uil partecipa a una conferenza programmatica organizzata dal Pd. C’è Angelo Summa, c’è Carmine Vaccaro aggiunto in queste ore nella locandina, ci sono Vincenzo Amendola, Giovanni Lettieri tutti sostenitori di Chiorazzo almeno fino a ieri. Poi ci sono Barbara Verrastro, Daniele Leodori che non mi pare abbiano mai condiviso la candidatura dell’imprenditore clericale. Infine, c’è Francesco Somma che casca a pennello dato il tema della conferenza. Lo stesso giorno a Melfi, nel pomeriggio, i segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil, insieme a Vincenzo Amendola, partecipano ad un incontro sul tema del lavoro organizzato da Angelo Chiorazzo. Tu come ti spieghi tutto questo? Che cosa dicono le voci, che cosa emerge tra le righe di questa campagna elettorale? “Uil è con Pittella, la Cisl tende a destra, una parte della Cgil è contraria a Chiorazzo e Angelo Summa dovrebbe fare il vice presidente della Giunta nel caso di vittoria di Margherita Perretti. La vice presidente di Confindustria è il vero nome, Somma va con il centro sinistra dopo che una sua possibile candidatura a destra ha incontrato il veto di Pepe e Perri”. Mio Dio! Kafka perché sei morto?
Di voci, in queste ore ne girano in gran quantità. E’ una guerra che usa le armi delle chat riservate per assestare colpi bassi a destra e a manca. Messaggi inviati in privato affinché qualcuno li faccia filtrare all’esterno con la confusione di un telefono senza fili. Una babele dei segreti di Pulcinella. E noi ci “prestiamo al gioco”, tanto per dare un’idea di come funziona la politica in tempo di elezioni. Una caciara inaccettabile. I cittadini continuano a non capirci un tubo. Ma una cosa potrebbe essere chiara: qui di politica, di ideali, di amore per la Basilicata c’è ben poco. Sono quasi tutti lì a fare conteggi sul pallottoliere dei loro interessi. Cari lettori, di queste voci e delle altre che arriveranno fatene l’uso che vi pare. Ciò che è importante oggi è togliere la calcolatrice dalle mani di certa politica e farla sparire per sempre. Arrivederci al prossimo bollettino.