Sanità lucana, “disastro sulla mobilità passiva”

Cifarelli (Pd): “Questo risultato è la certificazione della incapacità gestionale e della improvvisazione programmatoria”
“Grazie alla loro scellerata gestione, Bardi, Fanelli e Leone sono riusciti nel capolavoro di aver fatto precipitare la sanità lucana facendola diventare la peggiore d’Italia”. Così, il consigliere regionale del Pd, Roberto Cifarelli commenta i dati emersi dal report dell’Osservatorio Gimbe relativi alla mobilità sanitaria regionale per l’anno 2021. “La Basilicata-prosegue Cifarelli- ha registrato una mobilità attiva, cioè gli importi che la Basilicata ha incassato per coloro che sono venuti a curarsi nella nostra regione, pari a 44.867.274 euro a fronte di una mobilità passiva, relativa ai lucani che sono andati a curarsi fuori regione, pari a 128.350.178 euro per un saldo negativo di 83.482.904. Un vero e proprio salasso per le casse regionali.
La Basilicata è la settima regione per saldo negativo in assoluto, preceduta da Calabria (-252 milioni), Campania (-220 milioni), Sicilia (-177), Lazio (-139), Puglia (-131), Abruzzo (-108), ma la prima, cioè la peggiore, per spesa pro capite. Infatti la spesa gravante su ogni abitante della Basilicata è pari a 154,26 euro a fronte dei calabresi su cui sono gravati 136,04 euro ad abitante e dei valdostani gravati di 109,86 euro per ogni abitante. Quarto l’Abruzzo con 84,41 euro per ogni abitante.
“Questo risultato-conclude l’esponente del Pd- è la certificazione della incapacità gestionale e della improvvisazione programmatoria che in questi anni abbiamo puntualmente denunciato, ad iniziare dalle acrobatiche scelte sul management tanto del Dipartimento regionale, quanto di Direttori generali, sanitari ed amministrativi delle quattro aziende sanitarie.