Matera, arrestati un maresciallo dei Carabinieri e un imprenditore
I due indagati sono accusati di accesso abusivo a sistema, informatico continuato in concorso, rivelazione ed utilizzazione di segreti di ufficio e corruzione
Un imprenditore materano e un maresciallo dei Carabinieri sono stati arrestati a Matera perché accusati di accesso abusivo a sistema, informatico continuato in concorso, rivelazione ed utilizzazione di segreti di ufficio e corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio. Nella mattinata odierna, la Direzione Distrettuale Antimafia di Potenza ha delegato personale del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Matera, ad eseguire ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari emessa dal Gip di Potenza a carico di Francesco Paolo di Marzio, imprenditore e Vito Pavese, Luogotenente dei Carabinieri in servizio al Comando Provinciale di Matera.
La misura cautelare scaturisce da un’attività d’indagine delegata dalla Dda al Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Matera che, ha consentito di acquisire gravi indizi di colpevolezza in ordine a plurimi accessi abusivi nella Banca Dati delle forze di polizia da parte del Maresciallo Pavese.
Sulla base del quadro indiziario raccolto (ovviamente da verificare nel corso del procedimento) gli accessi alla Banca Dati sarebbero stati compiuti dal maresciallo per soddisfare le richieste Di Marzio che richiedeva al Luogotenente informazioni sul conto di persone con cui entrava in contatto; in periodo temporale sostanzialmente coincidente con la indebita acquisizione di tali notizie riservate Di Marzio avrebbe poi assunto nei suoi cantieri, familiari del carabiniere.