Liste d’attesa, si convochi la Commissione regionale diabete

15 gennaio 2024 | 10:53
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Liste d’attesa, si convochi la Commissione regionale diabete

La richiesta del presidente dell’Alad, Papaleo: riflettere e indicare le eventuali soluzioni

Di seguito la nota del presidente dell’Associazione Lucana Assistenza Diabetici sulle liste d’attesa in sanità.

“Negli ultimi giorni stiamo assistendo ad un proliferare di denunce giornalistiche circa il ritardo nelle visite mediche per diverse patologie, a causa delle lunghe liste di attesa che, purtroppo, si stanno prolungando oltre il periodo pandemico causa Covid; problema, quindi, che non scopriamo oggi, ma che continuerà e si aggraverà, anche a causa della fuga dei medici dal servizio pubblico o per il loro pensionamento; il tutto è dovuto, in particolare, alle scarse risorse che vengono investite nel comparto della Sanità, alle diverse Sanità operanti nelle Regioni a seguito del federalismo determinato nel comparto sanitario dalla modifica del Titolo V della Costituzione, ma principalmente dalla modalità senza controllo con cui si effettuano le visite in “intra moenia”.

Denunce che continueranno e si accresceranno strumentalmente, specie in prossimità della vicenda elettorale; da qui, l’urgenza di affrontare tale delicata questione attraverso appositi tavoli di confronto ed in particolare, per quanto attiene la patologia diabetica (malattia cronica in crescendo anche per la sua asintomaticità) riconvocando, dopo un lungo periodo di inattività causata dai vuoti prolungatisi nella Direzione Generale del Dipartimento Regionale della Sanità, l’apposita Commissione Regionale Diabete cui compete riflettere e indicare le eventuali soluzioni, così come pure prevede la Legge Regionale 9/2010, da sempre inapplicata e sulla quale si era avviata una accurata e articolata riflessione da parte dei Componenti la Commissione medesima.

Da qui, una sollecitazione al competente Assessore e dg del Dipartimento Sanità affinché provvedano in tempi solleciti alla suddetta riconvocazione, in modo che possa affrontare tale delicata questione, stante la crescente percentuale di persone con diabete, specie di Tipo 2 (oltre l’8% i consapevoli), la più parte residente nei Centri periferici della regione e perciò stesso impossibilitati a curarsi adeguatamente; tanti altri (i cosiddetti silenti) inconsapevoli e, quindi, spesso preda delle terrificanti complicanze, con l’ovvia conseguenza di determinare un notevole aggravio della spesa sanitaria, oltre che della spesa sociale, a causa delle plurimorbilità e delle menomazioni cui possono andare incontro. Antonio Papaleo, presidente Fand Basilicata