Lavoratori Indotto Melfi: “Scaricati da Stellantis con una email”
Famiglie disperate. Sono 110 gli operai Fdm e Las, che si occupano di Logistica e Magazzino nell’Indotto di S. Nicola, “rimasti a piedi”. Non rinnovate le commesse alle loro aziende, da parte di Stellantis. Ora lo spettro della Cassa Integrazione a zero ore per un anno. “Vogliamo lavorare”
Sono in presidio davanti ai cancelli della Fdm dall’8 gennaio, i lavoratori dell’Indotto Stellantis (S. Nicola di Melfi). Ad ascoltarli si sentono già “ex” lavoratori. Per 110 di loro, che si occupano di magazzino e logistica e che operano a diretto contatto con Stellantis, sembra essere scoccato il peggiore giro di lancette.
“La conferma ufficiale – spiegano Daniele, Michele e Alessandro – è arrivata giovedì scorso in Confindustria: la Stellantis non ha confermato la commessa alla nostra azienda”. E’ tanta la rabbia. “Siamo stati scaricati da Stellantis con una email, e niente più”. Ma è tanta l’indignazione anche nei confronti della loro azienda, la Fdm, ramificazione di una S.p.A. che opera a livello nazionale e che si chiama Sit.
“Che le cose non andassero bene – aggiungono i lavoratori – lo avevamo intuito da tempo. Negli ultimi mesi operavamo in Cassa a rotazione e lavoravamo solo 5-6 giorni al mese, inoltre da diversi mesi, quando entravamo nello stabilimento Stellantis per le consegne, anche i badge magnetici non funzionavano, erano scaduti”.
Una situazione che si è andata logorando nell’ultimo anno. “Stellantis – ragionano gli operai – aveva garantito che non avrebbe internalizzato tutte le attività e che ci sarebbe stato lavoro anche per l’Indotto, e invece dopo tanti anni di ‘servizio’ siamo stati trattati come lavoratori, anzi come essere umani, non di serie b ma di serie zeta”.
Ora, a quanto trapela, il futuro di 110 famiglie resta appeso ad un filo, in procinto di spezzarsi. “In modo per ora ufficioso – spiegano i lavoratori in presidio – ci è stato detto che o la nostra azienda chiude, ci liquida il Tfr e se ne va, oppure resteremmo in Cassa integrazione a zero ore pagata dall’Inps per 12 mesi”. “Non pagano neanche loro ma l’Inps”, si infuria uno dei lavoratori. E ancora: “Ma noi che ce ne facciamo di un anno di ammortizzatori sociali, noi vogliamo il lavoro, e siamo anche specializzati in ciò che facciamo”. A testimoniarlo proprio quanto accaduto nei giorni scorsi. “Non appena ci siamo fermati, dopo 3 ore anche Stellantis ha dovuto fermarsi. E’ un sistema di lavoro collaudato quello che offriamo noi con l’Indotto”. Come effetto, diretto o indiretto che sia, anche l’azienda madre (Stellantis), a S. Nicola, si è fermata. Lavoratori in stop fino a martedì prossimo “per mancanza di componenti”, recita la consueta nota della direzione aziendale. Un ultimo pensiero, infine, le maestranze dell’Indotto Fdm lo rivolgono ai sindacati: “Non sappiamo di preciso cosa abbiano fatto per noi, ma se siamo stati scaricati così da Stellantis, Fdm e Las, forse un minimo di responsabilità ce l’avranno anche loro”.
Le foto del presidio