Il Centro per il rimpatrio di Palazzo San Gervasio va chiuso

9 gennaio 2024 | 13:13
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Il Centro per il rimpatrio di Palazzo San Gervasio va chiuso

L’inchiesta giudiziaria in corso fornisce prove e modalità pessime di gestione

Di seguito il comunicato stampa di Pietro Simonetti sull’inchiesta della Procura di Potenza sul Cpr di Palazzo San Gervasio

‘Esiste un modo concreto e attuale per tutelare i diritti umani e non solo dopo l’inchiesta giudiziaria incorsoe le documentate informazioni di Tv e giornali, sulla pessima gestione del CPR di Palazzo: la chiusura urgente della Struttura.
Le diverse iniziative degli ultimi anni: dal no della Regione, al sì del Comune alla costruzione del Centro, costato oltre 12 milioni, progettato male e gestito peggio, hanno messo in evidenza responsabilità  nell’iter di progettazione e nella gestione dei privati. Anche le iniziative delle parti sociali e di singoli attivisti, come Maurizio Tritto, sono state sottovalutare dai Governi mentre la Giunta Regionale ha osservato un totale silenzio.

Anche il recente cambio di gestione ha delle molteplici criticità. Sarebbe ora il caso che quanti nel Consiglio Regionale, e non solo, in particolare le parti sociali, che negli ultimi anni hanno affrontato la questione, dovrebbero farsi carico di attuare iniziative concrete per la chiusura della struttura e la sua diversa utilizzazione.

Esistono delle norme, dei canoni, per la tutela delle persone del tutto incompatibili con il sistema carcerario pesante che ha nutrito la mente dei progettisti e dei gestori con le modalità gestionali e clientelari dei privati.
Si apra anche una indagine conoscitiva della Regione, si proceda alla lettura delle carte dell’iter autorizzativo e procedurale della realizzazione della struttura. La violazione dei diritti umani deve cessare, l’uso carcerario del sito dovrebbe essere fermato.

Nel contempo occorre che la Regione, con i Comuni interessati e le Prefetture interessate, proceda alla realizzazione dei Centri di accoglienza dei lavoratori stagionali, 450 posti finanziati da oltre tre anni, di Boreano Venosa, Gaudiano di Lavello e Scanzano Jonico. Lo stesso vale per il Centro di Palazzo con la completa ristrutturazione del sito ed i suo 350 posti e servizi. Inoltre resta ancora inutilizzato il Centro antiviolenza e tratta di Palazzo ultimato da oltre un anno e finanziato con il PON Legalità. Il Presidente del Consiglio che presiede le due Commissioni per la legalità da due anni che non ha prodotto nulla di concreto per l’adozione di misure e interventi.

A Forlenza – scrive il Corriere della Sera – lo scorso 20 novembre i magistrati di Milano avevano tolto l’amministrazione del Cpr cittadino via Corelli  indagato con la sua società «La Martinina srl» per «frode in pubbliche forniture» e per «falso» nell’appalto 2020-2023 da 4 milioni l’anno.