Eolico a Muro Lucano, “a rischio la conservazione di un patrimonio archeologico e paesaggistico di grande valore”

31 gennaio 2024 | 15:39
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Eolico a Muro Lucano, “a rischio la conservazione di un patrimonio archeologico e paesaggistico di grande valore”
L'area interessata dal progetto eolico a Muro Lucano (foto C. Lisandro)

L’appello di 32 associazioni lucane al ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano

Trentadue associazioni lucane scrivono al ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, chiedendogli di intervenire sulla vicenda della costruzione di un impianto eolico sul territorio di Muro Lucano. In calce all’articolo le associazioni firmatarie dell’appello. 

Illustrissimo Ministro, come società civile, rifacendoci alla nota del Sindaco Setaro del 17 gennaio 2024 a Lei indirizzata, la invitiamo a prendere in considerazione l’idea di salvaguardare l’intero territorio di Muro Lucano dalle attività fortemente impattanti per l’enorme patrimonio storico-culturale-paesaggistico ed ambientale che esso custodisce.

Siamo fortemente a sostegno delle energie cosiddette “Green”, purché esse rispettino la natura, le vocazioni, il paesaggio, le peculiarità e le risorse dei luoghi. Nell’ assenza di programmazione da parte della regione Basilicata, relativamente alle aree idonee e non idonee per installare gli impianti eolici, siamo non senza ragione preoccupati che l’intero patrimonio di Muro Lucano possa essere compromesso, come già peraltro è avvenuto in numerose altre aree di notevole pregio della nostra Regione.

Robert Mallet, durante il suo viaggio in Basilicata definì il tratto appenninico di nord ovest, che la foto le suggerirà , “ineguagliabile per selvaggia grandezza e bellezza naturale”. E questo ha continuato ad essere la nostra Regione, terra di unicità geologiche e anche storico-archeologiche costellata di geositi, aree protette e siti archeologici immersi ancora in un paesaggio dal sapore antico; la Basilicata è uno sterminato affaccio di arte e natura. Non si esime dal prestare i suoi territori alla politiche ecologiche connesse alla transizione
ecologica, ma ne rivendica una misura.

Nella fattispecie Muro Lucano, come riportato nella lettera del Sindaco Setaro, mediante Decreto del Ministro della pubblica Istruzione fu dichiarato nel 1968 “ luogo di notevole interesse pubblico”. Nel 2012 con Decreto del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, Muro Lucano ottiene il
riconoscimento di “Città” per la rilevanza della sua storia e i beni del patrimonio culturale e paesaggistico. Muro Lucano è stato identificato con la locuzione “Atene della Lucania” per la spiccata qualità dei resti archeologici ed è annoverato tra i 100 paesi più belli d’Italia. Al paesaggio mozzafiato del borgo arroccato, che colpisce unanimemente i visitatori, si aggiunge la suggestione di un luogo sacrale avendo dato i natali a San Gerardo Maiella, Patrono della Basilicata.

Il centro medioevale è sovrastato da un’imponente maniero che ha visto nel 1382 l’assassinio, preceduto da una lunga prigionia, della Regina di Napoli, Giovanna I D’Angiò. Numerosissime sono le antiche chiese ricche di pregevoli opere d’ arte e i palazzi signorili; presso l’antico seminario vescovile, dove si tramanda abbia studiato Pierfrancesco Orsini e futuro Papa Benedetto XIII, sorge il Museo Archeologico Nazionale che Lei stesso ha potuto ammirare e sostenere nella sua attività di divulgazione della storia e della cultura dell’intera area nord della Regione.

Il comune di Muro Lucano ospita ancora un importante sito archeologico a valle del paese, la Città di Numistrum che durante la seconda guerra punica, nel 210 a.C., fu protagonista della battaglia tra Annibale e il console romano Claudio Marcello; vi si aggiungono numerosi siti archeologici nelle varie contrade del territorio comunale. Notevole è la presenza di opere di architettura industriale e di ingegneria idraulica risalenti all’inizio del
‘900: – il ponte del Pianello che congiunge due ripide pareti calcaree e che sovrasta un antico ponte romanico perfettamente conservato e resti di mulini ad acqua e relative vasche che si districano lungo l’antico e suggestivo Sentiero delle Ripe già SIC e luogo del cuore FAI; il lago artificiale Nitti; la Diga ad arco semplice in calcestruzzo, la prima costruita in tutta l’Italia Meridionale; la Centrale idroelettrica, segnalata nella lista rossa di Italia Nostra, beni da salvare;  la torre idrometrica.

Le peculiarità del territorio di Muro Lucano hanno consentito la recente istituzione di due importanti siti di interesse comunitario che si aggiungono ad uno storico sito tipo “C”, ZSC e ZPS, Monte Paratiello di oltre 1400 metri di altitudine a confine con la Provincia di Salerno e con i Monti Ogna, Eremita e Marzano rientranti nella Riserva Regionale ”Foce Sele-Tanagro e Monti Eremita-Marzano”. Territorio, quello di Muro Lucano, a ridosso anche del Parco Regionale del Vulture e poco distante dal Parco Nazionale dell’Appennino Lucano, eccellente corridoio ecologico per specie migratorie, spesso uniche e rare. Da circa sei anni nidifica costantemente la rara cicogna nera, specie che il rapporto Alula 2023 conta di una consistenza di sole 42 coppie su tutto il territorio nazionale. Censito anche un popoloso roost di nibbi reali; inoltre, la zona a ridosso di monte Raitiello è storicamente areale di caccia per l’aquila reale, il cui ultimo avvistamento risale a luglio 2023.

I Monti di Muro Lucano, sono ricchi di storia e cultura contadina, oltre ad ospitare un’enorme faggeta secolare; i pianori sono dedicati alla pastorizia di ovini e caprini, con una concentrazione di capi tra le più alte in Italia e relativa produzione di carni pregiate e derivati del latte; a beneficiare dei pascoli ricchi di biodiversità sono anche allevamenti di mucche podoliche e cavalli in stato semibrado. Nei terreni dei monti di Muro Lucano si produce una patata dalle caratteristiche organolettiche uniche oggetto di investimento di molti produttori locali con il sostegno dell’amministrazione comunale che ha istituito un marchio Deco “la patata di montagna di Muro Lucano”. I monti in questione ospitano anche un enorme acquifero carsico, uno dei pochi della regione e di tutta la penisola. Per definizione gli acquiferi carsici sono fragilissimi: piccoli scuotimenti, perforazioni,
ruscellamento di inquinanti potrebbero compromettere per sempre queste importanti riserve di acqua che per millenni sono stati protetti nel cuore delle nostre montagne. L’intero tratto appenninico, di cui parte è interessato da richieste di installazione di impianti eolici, è zona di ricarica dell’ acquifero dei Monti di Muro Lucano-Marzano-Ogna-Contursi Terme che eroga 3000lt di acqua al secondo e alimenta le sorgenti termali di Contursi Terme. Sono visitabili, con attrezzature adeguate, due ingressi dell’acquifero che si districano per chilometri in spettacolari grotte, dove poter ammirare stalattiti e stalagmiti note come “I Vucculi”.

Durante la fase di cantiere per la realizzazione dell’impianto eolico “Monte Raitiello” e successiva dismissione, ricadente nell’area di ricarica dell’acquifero, la proponente dichiara che si prevedranno interferenze con il deflusso idrico profondo, per effetto della realizzazione delle opere di fondazione.
Il MIBACT SBAP-BAS con nota numero 1726-A del 6marzo 2019, con la quale veniva rilasciato parere contrario alla proroga di validità del provvedimento di VIA regionale, relativamente al progetto autorizzato con DGR n.1415 del 23/10/2012 emanata dalla Regione Basilicata, evidenziava che il progetto si inserisce in un’area dall’elevato potenziale archeologico, il comprensorio del territorio di Muro Lucano, rappresentato da aree
archeologiche vincolate e da altri numerosissimi siti noti in letteratura che testimoniano una fitta frequentazione dell’area dalla preistoria al medioevo senza soluzione di continuità. La realizzazione del suddetto impianto, e di ulteriori impianti di rinnovabili, potrebbe rappresentare un rischio notevole per la conservazione di un patrimonio archeologico diffuso e dei valori paesaggistici consistenti.

Persuasi del suo interesse per il nostro territorio e della sua attenzione nelle dinamiche di sfruttamento del territorio, in evidente conflittualità con il Patrimonio che il suo Ministero difende, tutela e valorizza; altrettanto convinti che la percezione del Paesaggio da parte dei suoi abitanti, in accordo da quanto già ampiamente definito nella convenzione di Faro, sia nei suoi interessi precipui; sicuri che di questa breve nota è stata intesa la migliore intenzione di tutelare e tramandare alle generazioni future le ricchezze che il territorio di Muro Lucano custodisce da secoli; più che certi che le nostre autenticità meritino essere tutelate da un Piano Paesaggistico, ai sensi del codice Urbani del 2004, per troppi anni bloccato negli uffici regionali,
Chiediamo un suo intervento e La salutiamo cordialmente

Associazione Un Muro D’Amare – Muro Lucano, Associazione UNITRE sezione di Muro Lucano, Avis Muro Lucano – Castelgrande, Fidas Sezione di Muro Lucano, U.N.I.T.A.L.S.I. Sottosezione di Muro Lucano, Centro Culturale Franco-Italiano – Muro Lucano, Associazione Muro in Vita, ASD Muro Volley, Associazione Porki’s, Tennis Club Muro Lucano, Associazione murese di volontariato San Gerardo Maiella,  C.I.F. Muro Lucano, Pro Loco Murese, Associazione “Il Ponte” Muro Lucano, Associazione Mus.Amb.A – Muro Lucano, Associazione “Donne e Storie” – Muro Lucano, Amici di Monte Li Foj, Associazione EHPA Grottole, Associazione EHPA Oppido Lucano, LIPU Basilicata, Italia Nostra regione Basilicata, Italia Nostra Sezione di Salerno, Italia Nostra Sezione Vulture Alto-Bradano, Italia Nostra APS Sezione Senisese, Italia Nostra Sezione Rabatana Tursi, Unpli Basilicata, Associazione Paesaggi Meridiani, Comitato Ruoti Terra Nostra, Comitato Balvano Libera, Associazione Basilicata Sport & Adventure, Comitato Cittadino Piani del Mattino e zone limitrofe, WWF Potenza e Aree Interne