Bardi taglia la scuola lucana, “chiediamo le sue dimissioni e quelle di Casino”

6 gennaio 2024 | 11:01
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Bardi taglia la scuola lucana, “chiediamo le sue dimissioni e quelle di Casino”

I presidenti delle Province di Potenza e Matera: La Basilicata, con il taglio di circa il 23% degli istituti lucani, è la regione che subirà più di tutte, le conseguenze del Piano di dimensionamento scolastico

“La Giunta Regionale ha appena approvato il Piano di Dimensionamento Scolastico che produrrà il taglio di ben 24 istituti scolastici. La Basilicata, con il taglio di circa il 23% degli istituti lucani, è la regione che subirà più di tutte, le conseguenze di tale provvedimento”. Lo dichiara il presidente della Provincia di Potenza, Christian Giordano.

“Con stupore apprendiamo -aggiunge Giordano-che anche il Presidente Bardi, dopo mesi di “assenza e silenzio”, si è accorto del “dimensionamento”. Peccato, però, che l’unica reazione che ha avuto è stata quella nei confronti delle province, accusandole di non aver effettuato il taglio per ragioni politiche. Effettivamente è vero, le Province si sono assunte la grande responsabilità di non tagliare le scuole lucane, chiedendo tra l’altro, una deroga non accolta dal centrodestra. Ed è anche vero che le Province lo hanno fatto mettendo in campo “la politica”, ma non per richiedere (magari) una nuova ri-candidatura, ma per difendere la scuola lucana e il futuro dei nostri giovani. E soprattutto lo hanno fatto all’unanimità.

Il Presidente Bardi avrebbe dovuto avere “una reazione” prima, ma nei confronti del Governo nazionale (del suo stesso colore politico) per provare a difendere la scuola lucana. Invece ha accettato pedissequamente il taglio degli istituti lucani, dando prevalenza agli interessi di partito agli interessi dei lucani. Non ci risulta nessuna azione messa in campo da parte della Regione Basilicata in occasione della Conferenza Unificata del 24 maggio scorso. Era quella la sede deputata per far valere le ragioni del sistema scolastico regionale. Nè tantomeno ci risultano ulteriori azioni per provare a trovare una soluzione utile ad evitare il taglio.

Il taglio non sarà effettuato nel nostro nome e nella storia rimarrà impresso il nome e il cognome di chi ha deciso di colpire il nostro sistema scolastico generando il taglio dei servizi di segreteria, il taglio del personale Ata, il taglio dei DSGA e quindi la riduzione di servizi per i nostri alunni.

L’Assessore Casino ha più volte ribadito che le norme vanno rispettate. Ebbene, – ha aggiunto Giordano – nel rispetto delle norme e per serietà istituzionale, occorrerebbe, a questo punto, avere il coraggio di approvare il piano di dimensionamento scolastico nel Consiglio Regionale, vero organo deputato a decidere sul tema specifico. Non ci tireremo indietro nemmeno di fronte alla possibilità di proporre ricorsi amministrativi. Chi dispone tagli sulla scuola e sull’istruzione -conclude il presidente della Provincia di Potenza-decide di tagliare il futuro dei nostri giovani e il declino della nostra Regione!”.

Sulla stessa linea il presidente della Provincia di Matera e UPI Basilicata, Piero Marrese. “La decisione sciagurata adottata dalla Giunta Regionale, conferma la insipienza del Governo regionale nell’affrontare questioni così rilevanti per il futuro della nostra regione.
Dopo aver distrutto il sistema sanitario regionale – aggiunge Marrese – ora è la volta di quello che era un sistema fatto di attenzioni ai territori ed alle comunità amministrate. C’è un’altra regione, rispetto a quella che Bardi e Casino pensano di interpretare e che di fatto conferma come siano distanti anni luce dai veri bisogni provano a scaricare le proprie responsabilità non riconoscendo il ruolo che a ciascun ente compete.
Avevamo chiesto come Province di mantenere in vita i piani degli anni precedenti rispondendo così anche all’arroganza di decisioni governative che metteranno in ginocchio la Basilicata e invece hanno stravolto anche quella vecchia impostazione per favorire, loro si, comuni amici a scapito di altri senza giustificate ragioni. Altro che nostre responsabilità come dichiarato nelle ore precedenti dal Presidente Bardi che ci mettono nelle condizioni – conclude Marrese all’unisono con Giordano – di chiedere le dimissioni di Bardi e Casino per manifesta incapacità di governare questa Regione”.

Marrese poi, in un’altra nota è intervenuto in relazione all’Istituto Pitagora di Montalbano Jonico, cittadina di cui è sindaco: “Sono riusciti a cancellare la storia dell’Iis Pitagora sacrificandola sull’altare del consenso elettorale. Ricorreremo al Tar contro una decisione illegittima, penalizzante e scriteriata”.