Autonomia differenziata: “amministratori locali in prima fila per difendere i diritti delle comunità”

17 gennaio 2024 | 09:59
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Autonomia differenziata: “amministratori locali in prima fila per difendere i diritti delle comunità”
Carmine Ferrone

Ferrone (Pd): Il sit in di ieri nuova tappa della mobilitazione contro il ddl Calderoli

Di seguito la nota di Carmine Ferrone, consigliere del Pd alla Provincia di Potenza sull’autonomia differenziata.

“Il sit-in ieri in piazza Mario Pagano a Potenza, così come è avvenuto in tante altre piazze di città italiane, con la presenza della Provincia e di una delegazione di sindaci, deve rappresentare una nuova tappa della mobilitazione popolare contro il ddl Calderoli sull’autonomia differenziata. Gli amministratori provinciali e comunali restano dunque in prima linea per tutelare diritti dei cittadini all’istruzione e formazione, alla salute e sicurezza, al lavoro, a strade e trasporti adeguati alle esigenze di mobilità che il disegno del Governo sostenuto dai partiti del centrodestra rischia di far arretrare.

La riprova di come il confronto politico iniziato in Senato sia lontano mille miglia dalla realtà e dai veri problemi della gente è venuta dalla contemporanea diffusione dei dati della Fondazione Gimbe sull’emigrazione sanitaria che in Basilicata registra, allo scorso anno, un passivo di oltre 85 milioni di euro con la spesa pro-capite più alta tra tutte le regioni. Solo immaginare cosa accadrebbe con i 21 modelli di sanità regionale contenuti nel ddl Calderoli ci fa rabbrividire: ai viaggi della speranza di migliaia di lucani, soprattutto anziani, fragili, malati cronici, si aggiungerebbe il crollo del sistema sanitario attuale già ampiamente inadeguato a rispondere alle esigenze delle nostre popolazioni specie residenti in piccoli comuni e nelle aree interne.

L’autonomia differenziata, così come è stata concepita, inasprirà il già forte divario Nord-Sud e farà crescere ulteriormente le diseguaglianze sociali. Il movimento popolare che è nato in Basilicata il 17 aprile 2023 con il presidio del Palazzo della Regione ha ancora un lungo lavoro da svolgere tanto più che il Presidente Bardi continua ad essere distratto dalle vicende elettorali e non mostra alcun interesse su questi temi dai quali dipende il futuro della Basilicata.