Matera, aggiudicato l’appalto per il restauro del cineteatro “Duni”

12 dicembre 2023 | 12:13
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Matera, aggiudicato l’appalto per il restauro del cineteatro “Duni”
Il cineteatro Duni

Importo complessivo dell’operazione 7,5 milioni

Con determina a firma del dirigente del settore Opere pubbliche, Ignazio Oliveri, sono stati affidati alla ditta “D’Alessandro Restauri Srl” i lavori di riqualificazione del cineteatro “Duni” di Matera. Ne dà notizia con soddisfazione il sindaco, Domenico Bennardi, che circa un mese fa aveva annunciato la pubblicazione del bando, chiuso il 27 novembre, e l’aggiudicazione prevista proprio in questi giorni. Un cronoprogramma rispettato, per la riqualificazione dello storico cineteatro cittadino, che diventerà un importante e strategico contenitore di eventi e manifestazioni artistiche, di cui la Capitale europea della cultura aveva tanto bisogno.

L’aggiudicazione è avvenuta all’esito di un procedimento aperto, con almeno dieci offerte pervenute e la scelta di quella economicamente più conveniente. Il prezzo stimato dell’investimento è di circa 5,3 milioni. L’esecuzione del contratto avverrà prima della stipula, ricorrendo le ragioni d’urgenza dettate dal rischio di perdere il finanziamento dell’Unione europea, che impone l’avvio dei lavori entro il 31 dicembre 2023. Quindi, i lavori partiranno prima possibile, e comunque entro il mese corrente. In base al cronoprogramma definito, dovrebbero concludersi in 13 mesi, quindi tra la fine del 2024 e gli inizi del 2025. Lo scorso 5 maggio, la Regione Basilicata aveva approvato la scheda operativa aggiornata, con nuove risorse e l’adeguamento del finanziamento sull’importo complessivo dell’operazione, che da 4,5 è passato a 7,5 milioni.

La nuova scheda definisce anche il cronoprogramma dei vari finanziamenti, ovvero 2 milioni su fondi Po-Fesr 2014-2020 ed i restanti 5,5 milioni sul Piano operativo complementare 2014-2020 (Poc), che si aggiungono ai circa 2,5 già investiti per l’acquisto dell’immobile. Il maggiore importo rimodulato dalla Regione, servirà per l’acquisizione di alcuni immobili confinanti con il teatro, oltre a far fronte all’incremento dei prezzi fissato nel tariffario 2023.

Il teatro è soggetto al vincolo di bene culturale, e si trova attualmente in uno stato conservativo pessimo. Sebbene l’immobile sia certamente di elevato pregio architettonico e presenti finiture di ottima fattura, tutte le componenti necessitano di interventi di recupero per tornare agli originari splendori. In particolare, occorrono interventi per adeguare l’immobile alle nuove normative in materia di sicurezza strutturale, antincendio, sicurezza in genere, nonché l’ammodernamento delle strumentazioni esistenti al fine di adattare l’edificio, utilizzato in passato quasi esclusivamente come cinema, a luogo per arti performative. Inoltre, data la carenza di spazi per servizi agli attori e agli spettatori, si è reso necessario acquisire ulteriori spazi e locali adiacenti, in modo da dare organicità all’impianto.