Indotto Stellantis, Fiom: “superare precarietà e garantire occupazione alla Lear”

16 dicembre 2023 | 18:38
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Indotto Stellantis, Fiom: “superare precarietà e garantire occupazione alla Lear”
Giorgia Calamita

I lavoratori hanno bisogno di un futuro occupazionale certo, la stabilizzazione dei troppi lavoratori con contratti di somministrazione è un un fatto di giustizia e dignità

Nei giorni scorsi si è tenuta la riunione della Lear in Confindustria con le organizzazioni sindacali per fronteggiare la situazione di crisi industriale. Durante l’incontro l’azienda ha illustrato la situazione industriale e produttiva critica per effetto della complessità della situazione della componentistica sul mercato, in continua diminuzione a seguito della riduzione dei volumi produttivi del committente Stellantis ormai già da due anni.
“Si rende necessario per garantire la tenuta occupazionale – ha detto la segretaria generale della Fiom Cgil Basilicata Giorgia Calamita – l’utilizzo del contratto di solidarietà utilizzando la stessa struttura di Stellantis a Melfi per seguire lo stesso andamento produttivo e di chiusure, partendo dal mese di agosto 2023 al mese di agosto del 2024. La Fiom Cgil ha sostenuto la necessità di aprire un confronto con la direzione Stellantis per conoscere i piani industriali e il cronoprogramma delle produzioni elettriche a fronte di un calo produttivo e l’uscita anche di modelli nafta a cui non corrispondono nuove produzioni che possano garantire i volumi e saturare l’impianto. La Fiom Cgil unitamente ai delegati rivendica il superamento delle precarietà.

Oggi nella Lear in modo strutturale sono presenti circa 160 lavoratori in somministrazione. I lavoratori hanno bisogno di un futuro occupazionale certo, la stabilizzazione dei troppi lavoratori con contratti di somministrazione è un un fatto di giustizia e dignità. Sono troppi anni che sono in maniera strutturale parte integrante dello stabilimento, per cui è arrivata l’ora di assumere con i contratti a tempo indeterminato perché vanno superate le competizioni messe in atto dall’azienda per ridurre i costi.
La riduzione dei costi che rivendica il committente Stellantis Melfi – continua Calamita – è un modo di agire fallimentare per il superamento delle competizione; negli anni tali politiche industriali hanno prodotto disastri in termini di produttività e di crescita industriale nel nostro Paese. Ci vogliono investimenti nell’industria e sulla transizione energetica ed ecologica con una politica industriale che governi la fase perché ci sia la centralità del lavoro, aumentando i volumi e i modelli delle auto per saturare tutti gli impianti. Un milione di auto è la richiesta della Fiom Cgil nazionale, che anche lo scorso 6 dicembre ha rivendicato al governo e a Stellantis per garantire l’occupazione nel nostro Paese di tutto il settore automotive”.