Basilicata, concessioni balneari: “la chiamano concorrenza, ma è la nostra distruzione”

27 dicembre 2023 | 10:11
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Basilicata, concessioni balneari: “la chiamano concorrenza, ma è la nostra distruzione”

“La nostra e una repubblica fondata sul lavoro che non è solo quello dipendente, ma anche quello autonomo, che ha una sua dignità, che in uno stato democratico dovrebbe essere tutelato”

Riceviamo e pubblichiamo, integralmente, la lettera di Pasquale Faraco, operatore balneare della Basilicata (Policoro), sulla questione delle concessioni balneari.

E la chiamano concorrenza, questa assurda storia che ormai in una sorta di concertazione, vari organi e poteri dello stato italiano ed europei vogliono forzatamente, astrattamente ed in malam partem mandare all’asta delle imprese balneari esistenti e sane, dove per la maggior parte sono piccole e micro imprese a carattere familiare che per molti e l’unica fonte di lavoro e di sostentamento per la famiglia, per poi farle cessare con la sostituzione di un’altra con gare pubbliche, e un atto arbitrario e abietto. Mai mi sarei aspettato di trovarmi in un’unione europea ed uno stato italiano arbitrari, coercitivi, tirannici, che comprimono l’esistenza e il lavoro delle piccole e micro imprese a carattere familiare. Non sarà che temendo una ribellione dei popoli, che si tratti di una troika mascherata da falsi ed astratti concetti di concorrenza?

La nostra e una repubblica fondata sul lavoro che non è solo quello dipendente, ma anche quello autonomo, che ha una sua dignità, che in uno stato democratico dovrebbe essere tutelato.

Ringrazio l’assessore al ramo e tutta la Giunta della Regione Basilicata per questa inspiegabile e dannosa fuga in avanti imponendo subdolamente ed arbitrariamente le linee guida per i bandi di gara, e per lo splendido natale che sta regalando a me e alle famiglie degli imprenditori balneari lucani.