Turismo, “l’eventificio messo in piedi non riesce ad intercettare l’interesse italiano e straniero per la Basilicata”

20 novembre 2023 | 11:48
Share0
Turismo, “l’eventificio messo in piedi non riesce ad intercettare l’interesse italiano e straniero per la Basilicata”

Simonetti (Cseres): “I dati assoluti relativi ad arrivi e presenze di turisti in Basilicata si concretizzano nel 2023 con una perdita secca sul 2018 di 268.087 arrivi e 703.421 presenze”

Di seguito il comunicato stampa di Pietro Simonetti, del Centro studi e ricerche economiche e sociali (Cseres) sui dati del comparto turistico lucano.

Nei giorni scorsi i ricercatori di Banca d’Italia, nell’ambito del rapporto di aggiornamento sulla situazione economica lucana, hanno richiamato l’attenzione sul comparto turistico. Da anni gli stessi ricordano che i dati, post epidemia covid, sono al di sotto di quelli del 2018. Infatti i dati assoluti relativi ad arrivi e presenze di turisti in Basilicata si concretizzano nel 2023 con una perdita secca sul 2018 di 268.087 arrivi e 703.421 presenze. Inoltre sono diminuiti anche i giorni di presenza media individuale, meno di tre giorni. Sono cifre che, accompagnate dalla perdita di 200 mila visitatori degli 11 musei e strutture lucane nel 2021, rispetto ai 345,390 del 2019, ultimi dati disponibili, con 141,570 ingressi e 56628 paganti, indicano una situazione di allarmante declino.

Il turismo lucano, prevalentemente marino, vede la caduta della presenza italiana non compensata da quella straniera nonostante le iniziative e le risorse a pioggia utilizzate da Apt e le spese pubbliche per sagre, borghi, Gal, pubblicità.

L’eventificio lucano, che ultimamente ha visto l’Ente per il turismo impegnato anche nella organizzazione e gestione del centenario della nascita di Rocco Scotellaro, con 200.000 euro di spesa, eventi cinematografici ed editoriali di varia natura, non riesce ad intercettare l’interesse italiano e straniero per la Basilicata. Evidentemente non si promuove, si fa altro a partire dalla reclame inefficace che mira alla promozione di apparati, imprese ed altro, utilizzando le percentuali sull’anno precedente per non mostrare i reali flussi persi o non recuperati.

Anche l’ultima trovata del cosiddetto turismo delle passioni, del ricordo, delle origini non pare produrre effetti concreti di particolare evidenza al netto di viaggi, fiere e borsini per varie decine di ospiti ministeriali, esteri e associazioni. La stessa gestione della Commissione lucani nel mondo, del tutto estemporanea e casuale, contribuisce all’inconsistenza del turismo. Nulla di importante vista la provenienza e la consistenza degli arrivi esteri prevalentemente europea e dell’America del nord.

Sarà necessario nei prossimi anni, tenuto conto della concorrenza dell’Albania, Grecia, Turchia e di altri paesi rivieraschi, fare molta attenzione all’offerta del turismo marino a partire dalla qualità dei servizi e dei prezzi. Per quanto riguarda la fruizione dei giacimenti culturali ci sarà molto da fare a partire dalla riapertura di castelli, musei con la dovuta attenzione alla gestione ed all’offerta culturale. Solo la chiusura del Castello di Lagopesole da circa quattro anni costa circa 20000 visitatori in meno per ogni annualità. Pietro Simonetti