Suini malati, non ci fu omissione

Il tempo e l’approfondimento giudiziario di atti e documenti fanno luce e danno risposte adeguate a ricostruzioni riportate in nostri articoli che hanno rischiato di danneggiare l’immagine di un professionista.

E’ il caso del dr. Vito Bochicchio, Direttore dell’Area “A” di Sanità animale e Direttore del Dipartimento di Prevenzione Sanità e Benessere Animale (SBA) dell’Azienda Sanitaria di Potenza, nei cui confronti due nostri articoli di stampa, pubblicati in data 11 e 13 aprile 2015, avevano costruito un “castello accusatorio” basato su fatti che, che a seguito ulteriori approfondimenti, si sono rivelati infondati ed erronei.

Il contenuto dei due citati articoli ha generato incomprensioni e costruzioni rilevatesi non veritiere ed ha rischiato di danneggiare l’immagine e la carriera del professionista nonché della stessa Azienda Sanitaria di Potenza.

Il dr. Bochicchio ha avviato nei nostri confronti una azione giudiziaria per far accertare la verità dei fatti rispetto a quanto erroneamente riportato negli articoli citati. Dall’esame delle articolate difese e della relativa documentazione allegata, abbiamo avuto modo di verificare non solo l’erroneità di quanto riportato negli articoli ma anche il corretto e professionale agire del dr. Bochicchio nella nota vicenda di un focolaio di malattia vescicolare suina.

Al contempo, abbiamo verificato come la sua nomina a componente del Consiglio di Amministrazione dell’Istituto Zooprofilattico sperimentale di Puglia e Basilicata sia stata disposta esclusivamente per le indiscusse competenze in materia veterinaria. A fronte di tali verifiche ed accertamenti, siamo ben lieti di fare pubblica ammenda rispetto a quanto erroneamente riportato nei due articoli.

Peraltro, diamo atto anche della decisione del dr. Bochicchio di rinunciare all’azione giudiziaria, nonostante il Giudice avesse già proposto, in via transattiva, il riconoscimento in suo favore di un importo economico per il danno subito.