Lavello dedica un Murale a Carmela Mazzarelli

23 novembre 2023 | 10:04
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Lavello dedica un Murale a Carmela Mazzarelli
Carmela

Verrà “consegnato” dall’Artista Roberta Lioy, il 26 novembre alle 16,30 nell’Auditorium C. D’Antonio. Ma chi è Carmela?

“La storia di Carmela Mazzarelli rappresenta un potente esempio di resistenza contro la violenza di genere. Il suo coraggio e la sua determinazione possono ispirare altre donne a combattere contro le ingiustizie e a promuovere la consapevolezza sull’importanza di contrastare la violenza di genere nella società.” E’ quanto si legge in un post dell’Amministrazione Comunale della città dauna.

Ma chi è Carmela Mazzarelli? Molti lucani probabilmente non conoscono la storia emblematica di questa donna del Sud che sfidò la ‘ndrangheta al Nord. Ma Carmela rappresenta soprattutto le donne che hanno reagito alle tradizioni patriarcali, che si sono ribellate alla prospettiva di una vita decisa da altri. Nel 1979 è tra le prime donne in Italia a ricoprire un ruolo lavorativo riservato fino ad allora agli uomini: agente della polizia municipale a Corsico. Si trasferisce a Buccinasco diventa consigliera comunale, poi vicepresidente provinciale del Pd milanese. Qui si mette in testa di denunciare le infiltrazioni della ‘ndrangheta.  E’ convinta che sia normale battersi per impedire la costruzione di 500 appartamenti su una superficie inquinata da rifiuti tossici. Trasparenza e legalità prima di tutto. E le persegue con l’unico mezzo che ha a disposizione- la politica- e senza badare a “spese”.

E infatti il prezzo che ha dovuto pagare è stato altissimo per mantenere viva non solo la “questione morale” ma anche la sua naturale indole di persona che non gira lo sguardo di fronte a relazioni “pericolose” di alcuni esponenti del suo partito di riferimento, il Pd, con la ‘ndrangheta. Nel gennaio 2013 Carmela sta andando con un’amica giornalista alla presentazione di un libro di Milena Gabanelli quando l’auto su cui si trovano le due donne viene affiancata da un furgoncino da cui un uomo comincia a sparare con una mitraglietta. Riescono a fuggire e raggiungere la stazione dei carabinieri più vicina. Non verrà mai chiarito se l’arma usata fosse vera o giocattolo, perché non verranno trovati bossoli sulla strada. Si è poi saputo che il mitra aveva sparato con proiettili di gomma, di cui sono rimasti chiari (e impressionanti) i segni sul finestrino dell’auto. Insomma, Carmela e la sua amica giornalista avevano guastato la festa a qualcuno. Qui la sua storia raccontata al nostro giornale in un’intervista in occasione dell’8 marzo, l’anno scorso. 

La locandina dell’evento Locandina