“L’agguato della tenerezza”, il nuovo libro del poeta Alessandro Cannavale
A giorni in uscita in tutte le librerie per i tipi di Besa Muci Editore
“Un verso scarnificato fino all’osso, fino alla nudità strutturale della parola, perché il poeta riconosce e si riconosce nel lavoro nobile e umile della sottrazione, nell’essenzialità del visibile, per mostrarsi esattamente com’è. Nessuna contemplazione, se non quella di nuovi occhi, venuti al mondo per far scorgere un novus modus respiciens ad res.
Un poeta legato al suo impegno civile, animato e mosso dalla trasparenza e dalla fragilità del mondo, delle creature arboree e marine, e dall’umano essere. A ricordarci in qualche sua piega, il “poeta ingegnere” Leonardo Sinisgalli e la memorabile generazione inquieta.” E’ quanto scrive, tra l’altro, Elisabetta Destasio Vettori nella prefazione.
Alessandro Cannavale è ingegnere e ricercatore universitario nel settore della fisica tecnica. Allena l’anima nella palestra della poesia. Si occupa di Questione meridionale e di divulgazione scientifica; collabora con diverse testate tra cui “Il Fatto Quotidiano”, “Basilicata24” e “la Repubblica”. Ha scritto A me piace il Sud, con Andrea Leccese (1017), per Armando Editore. Finalista nella sezione poesia inedita al Premio Letterario Nabokov (2017). Secondo classificato al XV Concorso Internazionale di Poesia inedita “Dedicato a…Poesie per ricordare” (2019). Con Les Flaneurs Edizioni ha pubblicato le sillogi Versi randagi (2019) e Il sarto dei piccoli strappi (2020), opera finalista al Premio Letterario Nabokov nel 2022.
La copertina del libro