Ragazzi, ubriacatevi pure tanto a casa vi accompagna il taxi gratis

17 ottobre 2023 | 13:47
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Ragazzi, ubriacatevi pure tanto a casa vi accompagna il taxi gratis

Una misura di ‘prevenzione’ che fa riflettere: “Tu bevi e io contribuente, magari astemio, devo pagarti la navetta”

Al via anche a Potenza da martedì 17 ottobre la sperimentazione del servizio Voucher Taxi del progetto Nuova Strada, finanziato dal Ministero degli Interni – Dipartimento politiche antidroga. Questa è una buona notizia o una cattiva notizia? Evitiamo di fare un trattato sul fenomeno dell’alcolismo e delle droghe in Italia e in Europa. Basta leggere i rapporti ufficiali per rendersi conto che la situazione, specie tra i giovani e gli adolescenti è drammatica. Restiamo qui, a Potenza.

Nei giorni scorsi le forze dell’ordine coordinate dalla Dda hanno messo a segno un colpo contro un paio di sodalizi criminali dediti al traffico e allo spaccio di droghe. Coinvolti giovani potentini e dei paesi limitrofi di famiglie non proprio indigenti, sia tra i consumatori sia tra gli spacciatori. Ogni tanto una retata è necessaria: qualche sequestro, qualche arresto e arrivederci alla prossima. Sì, alla prossima, perché la legge del mercato non perdona: se c’è la domanda di droga l’offerta è sempre pronta. Arresti uno spacciatore ne arriva un altro, mi sequestri un chilo ne arrivano altri due.

Quella del contrasto al traffico di droga è una battaglia che assomiglia molto alle fatiche di Sisifo. Il fenomeno delle dipendenze cresce, di anno in anno e coinvolge sempre più fasce di età giovanili. Perché? Forse perché non si dà importanza al lato della domanda. E’ sulla domanda che bisognerebbe intervenire almeno con le stesse risorse e gli stessi mezzi utilizzati per contrastare l’offerta. Facciamo prevalere la logica: fin quando c’è domanda ci sarà l’offerta. E allora? Allora è necessario mettere in campo la prevenzione, parola tanto abusata quanto resa inutile dall’impotenza di chi se ne occupa a mani nude. E qui la questione diventa molto complessa. Intervenire affinché la domanda di alcol e droga, specie tra i giovani, si riduca in modo significativo è un’operazione difficile, vasta, di lunga durata, costante: chiama in gioco decine di variabili socio-educative, socio-economiche, socio-politiche e culturali. Importante è non semplificare come fa qualche magistrato che si improvvisa pedagogista o sociologo o psicologo: “le famiglie devono vigilare di più sui propri figli”. Ci sta. Ma le famiglie non governano la complessità sociale in cui sono costrette a barcamenarsi. Hanno una quota di responsabilità, non tutta la responsabilità. Importante è non favorire la domanda come nel caso del taxi gratis.

Questo provvedimento mette il sonnifero alla percezione del rischio e al senso di responsabilità. Mettersi alla guida dopo aver bevuto può causare gravi conseguenze, questa possibilità dovrebbe funzionare da deterrente. Ora quel deterrente è stato annullato: “posso bere anche troppo, tanto poi mi accompagnano a casa in taxi, gratis, a spese del contribuente che magari è astemio”. Certo, si tratta di salvare vite, perché chi beve troppo ed è irresponsabile lo fa anche senza la promessa del taxi. Tuttavia, non è rendendo più accessibile l’offerta e più facile la domanda che si risolvono i problemi. Va bene il taxi, ma senza il resto è fuffa pericolosa. Il resto non sono le campagne di sensibilizzazione sui rischi dell’alcol e della droga che, per carità, a qualcosa serviranno pure. Il resto è un massiccio e radicale rovesciamento dei paradigmi a fondamento del modello socio economico di produzione e consumo neoliberista che sta distruggendo il futuro di intere generazioni. Allora sì, o forse, si entrerebbe nelle viscere della prevenzione. Ma per la politica e per il sistema di dominio dell’economia e dei mezzi di produzione digitale è più semplice, più facile, più sicuro restare in superficie, anzi a galla.