Parco Appennino Lucano: “scelta commissario premia l’appartenenza, anziché la competenza”
La Fp Cgil Potenza: “Una scelta, a nostro avviso discutibile”
Di seguito il comunicato stampa della segretaria della Fp Cgil, Giuliana Scarano sulla nomina del commissario del Parco Nazionale dell’Appennino Lucano.
“Dopo la discutibile gestione dell’Ente Parco Nazionale Appennino lucano val D’Agri Lagonegrese, segnata dell’era Priore, che tra incarico di sub commissario, presidente, commissario straordinario e proroghe varie si è protratta dal 2019 a oggi, una gestione cui ha posto fine la revoca dall’incarico per l’adozione di atti illegittimi e non conformi alle norme, il ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica con apposito decreto ha affidato la gestione dell’Ente Parco all’avvocato Antonio Tisci, nominato commissario ad acta.
Una scelta, a nostro avviso discutibile, visto che il ripristino della corretta gestione e vigilanza sull’ente viene affidato a chi non si è propriamente distinto nella direzione dell’Agenzia Regionale per l’Ambiente, connotata da rocambolesche vicende legate al mancato rispetto dell’obbligo di isolamento per Covid cui conseguirono le sue dimissioni, dimostrando in più di qualche occasione l’inadeguatezza rispetto al ruolo istituzionale ricoperto.
Ma soprattutto una scelta discutibile se alla sua base ci fosse lo stesso curriculum utilizzato per la nomina a direttore generale dell’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Basilicata, sulla quale avevamo presentato un esposto alla Procura e alla Corte dei Conti evidenziando che, dal curriculum vitae, non risultava alcuna significativa esperienza gestionale e manageriale nel settore ambientale. Sembrerebbe, ancora una volta, prevalere una scelta che premia l’appartenenza, anziché la competenza.
Eppure il Parco avrebbe urgente necessità di una guida autorevole e qualificata per rilanciare la sua mission e valorizzare le risorse naturali del territorio. Cicli e ricicli storici in questa regione, nei quali gli enti, più che al servizio della collettività per la quale svolgono le loro funzioni istituzionali, continuano ad essere utilizzati come dividendi politici in un processo sempre più dilagante di sviamento della funzione politica, che antepone la lottizzazione delle nomine di vertice negli enti, all’interesse della collettività. Giuliana Pia Scarano, segretaria Fp Cgil Potenza