Ad Acquedotto Lucano è festa grande: promozioni in vista delle elezioni?
Nonostante le condizioni finanziarie dell’azienda, continua la politica dei premi “per i risultati di efficienza raggiunti”. Sembra uno scherzo, ma è la verità. La storia di Peppino, sindacalista legato a Forza Italia e parente di un ex senatore
Nonostante la grave situazione finanziaria da noi descritta più volte e ancora in un articolo recente, ad Acquedotto Lucano spa, complice il bilancio 2022 che chiude in attivo (Sic!), tira aria di festa. L’azienda, infatti, ha pensato bene di concludere la gestione dell’attuale Amministratore Unico, con una trentina di promozioni per “i risultati di efficienza raggiunti”. Sembra uno scherzo, ma – ci dicono fonti interne- è la verità. In sostanza, come sempre, specie a fine mandato dell’amministratore di turno e soprattutto in prossimità di una tornata elettorale, si ricorre al manuale Cencelli delle promozioni, equamente distribuite tra i partiti di governo regionale. Considerata la situazione dell’azienda, anche un ingenuo cittadino capirebbe che le promozioni sono una follia. Ma è l’andazzo. Ricordiamo quando ad alcuni dirigenti, siamo nel 2020, furono assegnato premi e incentivi per i risultati (non) raggiunti nell’anno 2019. Clicca qui. Non dimentichiamo la storia di “figli e figliastri”. Clicca qui. E ricordiamo anche quando aggiudicarono lavori milionari alla Società di cui una dirigente dell’Azienda era socio. Clicca qui. Non dimentichiamo di quando alcuni funzionari giocavano sulla piattaforma “Cucù”. Clicca qui. Ma torniamo ai fatti di oggi.
Il clientelismo, il favoritismo elettorale sono duri a morire. Le promozioni sarebbero state attribuite in gran parte a dipendenti dell’area commerciale. Una promozione, in particolare, ha colpito il resto dei dipendenti non baciati dalla fortuna: un signore che – ve lo assicuriamo perché abbiamo letto alcune sue missive – non brillerebbe per competenza e professionalità. Lo chiameremo Peppino. Promosso a Quadro aziendale, Peppino lavora in azienda da circa 20 anni, sindacalista, legato a Forza Italia e se non ci sbagliamo sarebbe cugino di un ex senatore di Castelmezzano. Prima di descrivere il curriculum del promosso speciale, diamo un’occhiata alla declaratoria del CCNL di settore che all’art. 18 definisce il profilo del Quadro aziendale – livello 7 – che in sostanza è un vice dirigente:
“Vi appartiene il personale che: svolge funzioni direttive, di coordinamento e controllo di unità organizzative importanti in relazione alla struttura aziendale e/o funzioni professionali di contenuto specialistico; opera con autonomia di iniziativa sulle variabili e/o innovazioni da introdurre nel processo di lavoro, anche non in conformità a procedure e metodi standard; ha responsabilità sui risultati tecnici, amministrativi e gestionali delle funzioni presidiate, nonché sulle risorse umane, ove affidate; gestisce informazioni complesse, interpretandole ed elaborandole in funzione degli obiettivi da raggiungere; possiede approfondite conoscenze teoriche, corrispondenti alla laurea o almeno al diploma e conoscenze pratiche acquisite con specifica formazione ed esperienza, relative a processi e sistemi di lavoro.
Peppino sarebbe entrato in azienda con il secondo livello (su otto livelli contrattuali), con la mansione di autista, titolo di studio terza media. In tarda età avrebbe preso un diploma di ragioniere con CEPU a Salerno. Precedentemente avrebbe svolto attività di camionista e successivamente di autista per un noto politico di Forza Italia. Per carità, nulla contro il dipendente promosso che, senza dubbio, ha fatto una carriera formidabile grazie alle sue doti nascoste. L’indignazione dei dipendenti che ci hanno fornito le informazioni riguarda soprattutto i dirigenti che lo hanno promosso.
Abbiamo avuto modo di leggere la lettera di nomina a Quadro aziendale che assegna al promosso la qualità di “Responsabile dell’Area staff della Direzione Commerciale” con attribuzione di ruoli molto importanti legati soprattutto alla comunicazione e alla competenza contabile, oltre che all’interlocuzione con gli altri enti pubblici. Il ruolo attribuito varrebbe oggi in Azienda oltre 60mila euro lordi più incentivi.
Tuttavia, Peppino in quanto a competenza contabile sarebbe un genio. Pare che in tempi non molto lontani avesse suggerito al suo dirigente di cancellare dal data base della contabilità le fatture errate e contestate, senza ricorrere allo storno e/o all’emissione delle fatture corrette. Geniale.
Dal punto di vista della comunicazione scritta e orale Peppino sarebbe un campione. Infatti in una missiva scrive “bach office” e in un’altra “praivasi”. Ma può capitare. Quello che non dovrebbe capitare è che altri dipendenti laureati e anche giovani restino in una posizione molto distante dal livello di Quadro aziendale mentre un favorito dalla politica fa magici salti di carriera. Ma tant’è. Tanti auguri a Peppino.