Vigilanza al centro Oli, Filcams Cgil ribadisce la necessità di un adeguamento economico

5 settembre 2023 | 15:15
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Vigilanza al centro Oli, Filcams Cgil ribadisce la necessità di un adeguamento economico

“Non è escluso che se non dovessero arrivare le risposte sperate e attese, ormai, da troppo tempo, saranno messe in campo tutte le azioni possibili di protesta”

“Dopo circa tre mesi dalla manifestazione dei lavoratori della vigilanza del Centro oli di Viggiano e dopo due mesi dall’incontro in Regione a Potenza, in presenza dell’assessore allo Sviluppo economico ed al lavoro della Regione Basilicata Michele Casino, in occasione del quale l’Eni e Sicuritalia avevano preso l’impegno a trovare le risorse richieste dal sindacato a favore dei lavoratori, non ci sono sostanziali novità. Oggi, infatti, nel corso di una videoconferenza tra le Organizzazioni Sindacali di categoria E i rappresentanti della Sicuritalia Ivri non sono arrivate le risposte sperate”.

Lo sottolinea il segretario della Filcams Cgil di Potenza Michele Sannazzaro che evidenzia di aver “ribadito nuovamente alla società di Vigilanza la necessità di adeguare le condizioni economiche per i lavoratori operanti nello stesso settore nei due centri oli della Basilicata. La Total, il cui centro Oli è a Corleto Perticara -ha ricordato Sannazzaro- a valle di un accordo con i sindacati, ha integrato, a sue spese, lo stipendio dei lavoratori per andare incontro alle difficoltà conseguenti all’aumento del costo della vita. Da parte di Eni, invece, sembra ci sia disinteresse nei confronti dei dipendenti del settore che percepiscono stipendi tra i più bassi d’Italia. Questa indifferenza dimostrata non è accettabile”.

Per questo la Filcams Cgil “chiederà -ha sottolineato Sannazzaro- urgentemente all’Assessore Casino di riconvocare il tavolo in regione. Non è escluso che se non dovessero arrivare le risposte sperate e attese, ormai, da troppo tempo, saranno messe in campo tutte le azioni possibili di protesta, senza escludere la mobilitazione, coinvolgendo anche i lavoratori di altre categorie che lavorano nell’indotto Eni di Viggiano”.

“La situazione è paradossale se si pensa che -ha concluso Sannazzaro- stiamo parlando di cifre che paragonate ai guadagni della multinazionale del petrolio non rappresenterebbero un grosso sforzo economico per l’Eni mentre potrebbero essere un sostegno fondamentale per i lavoratori della vigilanza a cui si deve un importante compito vista anche la delicatezza del ruolo che hanno all’interno dell’area di estrazione petrolifera”.