Un patto per contrastare usura ed estorsione, a Potenza nasce la Carta della Legalità
Il protocollo sarà sottoscritto il prossimo 5 ottobre
Un patto per contrastare l’usura e l’estorsione assieme a tutti i sindaci della Provincia di Potenza: è l’obiettivo della Carta per la Legalità , un protocollo d’intesa tra la Fondazione Nazionale Antiusura Interesse Uomo onlus, la Provincia di Potenza e i Comuni del potentino.
Il protocollo sarà ufficialmente sottoscritto il prossimo 5 ottobre, alle ore 11.00, nell’aula consiliare dell’ente provinciale, alla presenza del Prefetto Michele Campanaro, dei Presidenti della Provincia e della Fondazione Interesse Uomo, Christian Giordano e don Marcello Cozzi, di Luigi Gay commissario regionale antiracket e antiusura, Maria Grazia Nicolò commissaria nazionale del governo per le iniziative antiracket e di don Ennio Stamile, Rettore dell’Università della Ricerca, della Memoria e dell’Impegno ‘’Rossella Casini’’ di Limbadi (Vibo Valentia). Proprio a Limbadi, in Calabria, un anno fa venne sottoscritto un Patto tra gli amministratori del territorio per contrastare l’azione della criminalità organizzata.
Azioni concrete e costanti di sensibilizzazione, informazione e agevolazione a chi decide di denunciare o di attuare quotidianamente attività di contrasto ai fenomeni: sono questi, in sintesi, i concetti sui quali si declinano i punti presenti nel protocollo. Tra questi: costituirsi parte civile nei processi di mafia in generale ed in particolare in quelli che vedono imputati soggetti dediti all’usura e al racket; esonerare dal pagamento dei tributi locali chi decide di eliminare le slot già presenti nei propri esercizi commerciali; inserire nelle gare ad avviso pubblico rivolte ad attività imprenditoriali e commerciali un aumento di punteggio a favore di quanti hanno denunciato all’autorità giudiziarie attività estorsive ed usuraie perpetrate a loro danno; agevolare il consumo critico nelle proprie comunità, costruendo percorsi di sensibilizzazione.
La Fondazione, con sede nel capoluogo lucano, nata nel 2002 ad opera del Ce.St.Ri.M , dell’Amministrazione provinciale di Potenza e dell’Anci di Basilicata, con gli anni è diventata un punto di riferimento per tutto il territorio nazionale.
‘’Proprio in virtù del ruolo di partenariato che la Provincia di Potenza ha nella Fondazione- spiega don Marcello Cozzi- abbiamo proposto di replicare una importante esperienza fatta in Calabria con il ‘’Patto di Limbadi’’. La Carta per la Legalità chiama a rapporto gli amministratori perché la lotta all’usura e al racket non può essere relegata solo alle associazioni o alle Fondazioni competenti ma è necessario che si formi una rete tra chi, a vario titolo, conosce e vive nei territori. Non solo intercettando i bisogni di chi è in difficoltà attraverso il lavoro degli uffici e le politiche sociali ma anche contribuendo con azioni concrete ad aiutare chi denuncia e chi promuove attività di contrasto alla criminalità’’.
Un’azione di contrasto che passa, anche, ‘’attraverso azioni atte a scalfire il sistema organizzativo e le reti criminali che gestiscono e traggono profitto dalla concessione di prestiti illeciti- afferma il presidente della Provincia di Potenza, Christian Giordano- La Pubblica Amministrazione può avere un ruolo chiave nel filtrare le richieste di aiuto provenienti dal tessuto sociale più vulnerabile e agevolare il contatto tra Fondazioni come “Interesse Uomo” e chi è vittima di usura. È nostro compito, come Provincia, raccogliere questo grido di allarme e coinvolgere in questa azione di prevenzione e tutela tutte le amministrazioni locali del nostro territorio”.