Tumori, individuato meccanismo di resistenza a immunoterapia

5 settembre 2023 | 13:27
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Tumori, individuato meccanismo di resistenza a immunoterapia

Dai ricercatori dell’Istituto nazionale tumori Regina Elena (Ire) di Roma

Individuato da ricercatori dell’Istituto nazionale tumori Regina Elena (Ire) di Roma un nuovo meccanismo di resistenza all’immunoterapia nel tumore del polmone. La scoperta – i cui risultati sono pubblicati sul ‘Journal for immunotherapy of cancer’ – potrebbe permettere di individuare i pazienti che hanno maggiori probabilità di rispondere all’immunoterapia e aprire la strada, per gli altri, a nuove efficaci terapie combinate.

Nel carcinoma polmonare – spiega una nota dell’Ire – la proteina hMENA può esistere in due varianti: una svolge un’azione anti-invasiva, l’altra al contrario favorisce la progressione del tumore. I risultati dello studio dimostrano che la minore espressione della variante ‘buona’ di hMENA, anti-invasiva, attiva nella cellula tumorale dei segnali che mimano la presenza di un virus. Questi ultimi, a loro volta, stimolano la produzione di Interferone di tipo I, una delle maggiori citochine antivirali con effetti anti-tumorali. Tuttavia, l’Interferone quando è prodotto continuamente, provoca un effetto paradosso che può far aumentare l’aggressività delle cellule neoplastiche e creare un microambiente tumorale favorevole alla resistenza all’immunoterapia.

Lo studio, sostenuto da Fondazione Airc per la ricerca sul cancro – riferisce l’Ire – è stato condotto da Paola Trono, ora ricercatrice del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr), e da Annalisa Tocci nell’Unità di Immunologia e Immunoterapia dell’Ire diretta da Paola Nisticò. E’ stato anche sostenuto da Alleanza contro il cancro, e ha visto la partecipazione, oltre che di Ifo, dell’Ircss Ospedale San Raffaele di Milano e dell’Irccs Istituto Clinico Humanitas. In Italia – ricorda la nota – il tumore al polmone è la seconda neoplasia più frequente negli uomini e la terza nelle donne. Le nuove diagnosi nel 2020 sono state circa 41mila. Negli ultimi anni per questo tipo di tumore si sono registrati importanti progressi sia nella diagnosi precoce, sia nei trattamenti molecolari e di immunoterapia. Gli inibitori dei check-point immunitari hanno rivoluzionato le possibilità di cura di questa neoplasia, anche se solo in una percentuale dei pazienti la risposta è efficace. Da qui la necessità di comprendere i meccanismi di resistenza a questi trattamenti, per selezionare meglio i pazienti con maggiori probabilità di rispondere e identificare, per gli altri, nuove efficaci terapie combinate. (Adnkronos)