Teresa e Mauro di nuovo in mezzo alla strada

2 settembre 2023 | 12:00
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Teresa e Mauro di nuovo in mezzo alla strada
Teresa sotto la tenda fuori di casa

Gli anziani coniugi di Terlizzi vittime del sequestro preventivo del loro appartamento

“Vi chiedo di dare notizia della mia storia, raccontata in sintesi nella nota che allego, per cui ci hanno pignorato 4 appartamenti per un debito di 4 mila e cinquecento euro. Sabato 13 novembre è previsto lo sgombero, già rinviato il 13 ottobre scorso, ma io non intendo uscire da casa mia, non solo perché non saprei dove andare, ma perché è totalmente ingiusto ciò che ci sta capitando: per 4 mila euro non si pignorano 4 appartamenti!” Era l’appello disperato che la signora Teresa Cataldo lanciava da Terlizzi il 4 novembre del 2021.  L’appello era stato inviato a molti organi di stampa oltre che al presidente Mattarella, al ministro dell’Interno, al ministro della Giustizia, al Tribunale di Trani, alle procure di Trani e Lecce, alla Direzione nazionale antimafia, al Csm. Da allora la vicenda ha seguito un percorso giudiziario a dir poco allucinante.  Il 13 novembre 2021, all’arrivo dei carabinieri, pronti a sgomberare l’immobile, la tensione è altissima. Il marito della signora Teresa, Mario, si punta un coltello alla golae minaccia di uccidersi, mentre la moglie accusa un malore. Sul posto presenti anche alcuni vicini e cittadini giunti a sostenere Teresa e la sua famiglia. Lo sgombero viene rinviato.

Teresa e Mauro fuori casaTeresa e Mauro, TerlizziTeresa e Mauro, TerlizziIl tentativo di sgomberoMauroMauro e Teresa in protestaTeresa Cataldo e il marito

Il 18 dicembre 2021 è l’avvocata Caramia, difensore dei coniugi Teresa Cataldo e Mauro Antonelli a prendere la parola con un’intervista rilasciata al nostro giornale: “Per un debito iniziale del solo Antonelli di circa 4.500 euro – coniuge in regime patrimoniale di separazione dalla Cataldo – pignorano, per intero e non per quote, un immobile di entrambi, del valore di mercato di circa 2 milioni di euro, senza mai notiziare alla Cataldo dell’esistenza di pignoramento sulla sua proprietà. Per tentare di sanare il vizio e magari far risultare che il bene è del solo Antonelli (così come falsamente dice in perizia il c.t.u. – Consulente Tecnico d’Ufficio – del giudice, che forse è anche fratello di un giudice), compare nel fascicolo un certificato di matrimonio falso, che sposta il matrimonio in avanti di 10 anni esatti (così tentando di avallare l’assunto del c.t.u. per cui il bene immobile era stato realizzato non in vigenza di matrimonio, ma prima di esso e dal solo Antonelli). La Cataldo si ritrova ad essere privata della sua proprietà e della sua casa senza debito e senza mai essere stata esecutata (e la legge dice che il pignoramento va notificato al proprietario dell’immobile, quindi a lei, e che va fatta la divisione endoesecutiva nei casi in cui la proprietà appartiene a soggetti non tutti colpiti dal titolo esecutivo, come in questo caso).” Qui l’intervista completa.

Mauro Antonelli, sin da subito, (per almeno tre volte) si è difeso chiedendo la riduzione del pignoramento ex art. 496 c.p.c. stante la sproporzione tra il debito (4 mila euro poi divenuti circa 40 mila euro) e il valore dell’immobile (Tra 1,5 e 2 milioni di euro), lo dice la legge che si può fare; ma i giudici di Trani hanno stranamente rigettato tutte le istanze in tal senso.

Intanto gli anziani coniugi continuano ad affrontare la giustizia e a vivere nella loro casa resistendo ad ogni attacco. Ma nei primi giorni di giugno 2022 l’ausiliaria del tribunale,  serra il cancello d’ingresso dell’abitazione con una catena, impedendone l’accesso. Hanno approfittato della loro assenza: Mauro si era recato in ospedale dove si sta curando per un cancro, mentre Teresa era a fare fisioterapia.  Così i coniugi finiscono a vivere in mezzo alla strada, in prossimità del cancello della loro abitazione: usano una roulotte, per la notte, un gazebo per ripararsi dal sole durante il giorno che funge da camera da pranzo, un bagno chimico.

Dopo varie vicissitudini Teresa, stanca di alcuni meccanismi giudiziari a dir poco strani, preoccupata per la salute del marito ammalato, rientra nel suo 50% (che tra l’altro sta rivendicando, perché non poteva essere venduto a sua insaputa).

Dura poco. Ieri, 1° settembre 2023, i carabinieri eseguono il sequestro preventivo dell’intero immobile, non della parte intestata a Mario, ma dell’intero immobile. Eppure parti di proprietà non sono mai state pignorate, altre parti di immobili appartengono al Teresa, che non è debitrice, ragion per cui non potevano essere vendute. E invece sono state vendute. Gli anziani coniugi sono così costretti a ritornare a vivere sulla strada.

Il decreto di sequestroTMMauroTMTeresaTM

Bisogna precisare che l’aggiudicataria dell’immobile non avrebbe mai mostrato interesse a prendere possesso del bene né ha mai accolto l’invito da parte di Mauro Antonelli a recarsi sul posto e ad occupare il 50%, in attesa di una definizione giudiziaria. Insomma, pare, a detta dell’avvocata Caramia che dietro l’aggiudicataria ci siano ben altri potenti gruppi titolari di ben altri interessi su quella zona: lottizzazioni, nuove costruzioni, eccetera. Ragion per cui “loro vogliono tutto l’immobile, compreso il terreno intorno che appartiene a una figlia di Mauro”, ci dice Caramia. Questa vicenda ormai pare diventata un manuale di malagiustizia. Perché?

Intanto l’avvocata Anna Maria Caramia, appresa la notizia del sequestro, ha immediatamente scritto alla Procura della Repubblica di Catanzaro puntando il dito contro ampi strati della magistratura con un’integrazione alla denuncia già depositata il 23 agosto scorso alla Procura di Catanzaro: Qui il testo integrale

Certo è che nella vicenda di Mario e Teresa, e non solo, compaiono episodi molto strani e tutti da chiarire. Come quello che riguarda la visita di due personaggi, che si sono qualificati in forze presso il Tribunale di Trani, a casa di Tonino Scarciglia per parlare, tra l’altro, di questioni relative alla vicenda Antonelli e alla vita professionale dell’avvocata Caramia. Scarciglia morirà 20 giorni dopo. Chi era Tonino Scarciglia? E che c’entrava con le vicende giudiziarie sulle aste immobiliari? E chi erano i due personaggi? Ne riparleremo.

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