Mafia, misure cautelari per due potentini
Intestazione fittizia di valori. I due indagati dalla Dda di Potenza sono già imputati nell’inchiesta Lucania Felix
Nella mattinata odierna, su disposizione della Direzione Distrettuale Antimafia di Potenza, la Squadra Mobile e la Sezione Investigativa del Servizio Centrale Operativo di Potenza della Polizia di Stato, hanno eseguito due divieti di dimora in Basilicata nei confronti dei potentini, Michele Scavone e Gianluca Di Giuseppe, attualmente imputati nell’ambito dell’indagine Lucania Felix, il primo di associazione mafiosa ed altro e il secondo di associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti. I due sono ritenuti gravemente indiziati di trasferimento fraudolento di valori.
A spiegare i dettagli dell’operazione è il procuratore Capo di Potenza, Francesco Curcio, in una nota. Le indagini, iniziate nel 2022 e coordinate dalla Dda, hanno permesso di accertare, a livello di gravità indiziaria, la sussistenza di una serie di investimenti in società, bar/pub ed esercizi commerciali, fatti dagli indagati con la consumazione di plurimi delitti di intestazione fittizia di valori al fine di eludere le disposizioni di legge in materia di misure di prevenzione patrimoniale, ovvero di agevolare la commissione del reato di riciclaggio e autoriciclaggio. In particolare la società “Al Bar” che dalle indagini è emerso essere nella effettiva disponibilità dell’indagato Scavone, titolare dell’omonimo esercizio commerciale con sede in viale del Basento, ma fittiziamente intestata – anche durante la sottoposizione alla misura di prevenzione della Sorveglianza Speciale di P.S. con obbligo di soggiorno a Potenza – all’ex compagna Daniela Viceconti e, più di recente, alla madre Rocchina Pirroni, con atto sottoscritto pochi giorni prima del grave attentato dinamitardo subito lo scorso mese di aprile 2022, per mano di due giovani pignolesi Marco Datena e Gennaro Miele.
E, ancora, alla società ‘Condico Sr/s”, proprietaria dell’agenzia di scommesse denominata ‘PlanetWin365″ con sede a Potenza, in Via Parigi 8, costituita ed intestata agli indagati Maurizio Colonnese e Giuseppe Continolo, nella quale Michele Scavone risultava essere, sulla base degli indizi raccolti, socio occulto.
Gianluca Di Giuseppe risulta gravemente indiziato del delitto di trasferimento fraudolento di valori con specifico riferimento alla società “F&M. Srl?’, con sede legale a Potenza, in via dell’Edilizia, ritenuta anch’essa, sulla base degli indizi raccolti, nella effettiva disponibilità dello stesso ma fittiziamente intestata alla figlia, attraverso la quale avrebbe gestito l’esercizio commerciale denominato “Bamboo Bar Potenza’, con sede in via dei Molinari.
La Dda ha richiesto e ottenuto dal Gip, il sequestro preventivo finalizzato alla confisca delle quote sociali delle tre società (Al Bar Srls, Condim Srls e F&M Srls) riconducibili agli indagati, misura patrimoniale di fondamentale importanza nell’azione di contrasto agli interessi economici di soggetti indiziati di operare in contesti di criminalità organizzata.